Sull'ex Ilva «adesso hanno fatto un decretino, ma noi non abbiamo bisogno di un decretino, per traccheggiare altri 3 mesi. Il governo deve finalmente assumersi la responsabilità di mettere sul piatto un piano industriale e intervenire perché solo lo Stato può assicurare una riconversione tecnologica e green e garantire quello che i cittadini chiedono da tempo: poter conciliare lavoro e salute». L’ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, parlando dell’ex acciaieria di Taranto, a margine di un evento elettorale a Manduria (Taranto). «Abbiamo una pressione fiscale record, il caro prezzi, liste d’attesa lunghissime e addirittura la spesa alimentare è aumentata del 25%. E questo governo che fa? Pensa a investire oltre 20 miliardi in armi e quindi a omaggiare l’industria delle armi, oltre che banche, imprese assicuratrici e i giganti del web americani. Che si decidano a intervenire per tagliare le tasse e aumentare gli stipendi, è questa la priorità e investiamo nella sanità» ha poi detto il presidente del M5s.
-1763749100545.jpeg)
Sulla bozza di pace tra Russia e Ucraina, «adesso c'è da valutare le specifiche condizioni che sicuramente sono peggiori rispetto a quelle sul piatto all’indomani dell’aggressione russa all’Ucraina. Ma cosa ha impedito all’Europa che si è auto-esclusa fin qui? Hanno scommesso sulla vittoria militare sulla Russia. A partire dalla nostra Giorgia Meloni che in queste ore, mentre si confrontano i leader europei, non risulta pervenuta».
«E' evidente la forte determinazione di Trump di voler porre fine a questo conflitto russo-ucraino - ha continuato Conte -. Ma c'è da chiedersi, altrettanta forte determinazione hanno anche i governanti europei? Perché in questo momento dicono giustamente che ci deve essere l’Ucraina coinvolta e anche l'Unione europea. Ma chi lo ha impedito finora? Potevano essere protagonisti di questa svolta negoziale».















