Domenica 07 Settembre 2025 | 01:00

Ex Ilva, Bonelli contro la Regione: botta e risposta su mancato aggiornamento studio epidemiologico Taranto

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Ex Ilva, Bonelli contro la Regione: botta e risposta su mancato aggiornamento studio epidemiologico Taranto

L’obiettivo è dimostrare se esista correlazione nell’evoluzione delle malattie e della mortalità a causa dell’inquinamento industriale 

Venerdì 26 Aprile 2024, 09:29

20:19

BARI - Botta e risposta tra il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e la Regione Puglia sull’aggiornamento dello studio epidemiologico effettuato su Taranto dall’Aress Puglia. L’obiettivo dello studio è dimostrare se esista correlazione nell’evoluzione delle malattie e della mortalità a causa dell’inquinamento legato alla massiccia presenza industriale a Taranto.

Secondo Bonelli «lo studio in questione non viene aggiornato dal 2016. Nonostante gli impegni presi pubblicamente dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per il suo aggiornamento, ci troviamo oggi di fronte a un grave inadempienza di impegni assunti». Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, tira in ballo anche il processo d’appello per l’inchiesta «Ambiente svenduto» che si è aperto da poco e rileva come la difesa degli imputati dei condannati in primo grado, abbia «presentato le sue contro perizie per demolire la perizia epidemiologica della Procura»...

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«La Regione ha finanziato e condotto, tramite i suoi organi tecnici, lo studio del 2016 che ha supportato le conclusioni a cui erano giunti i periti del gip" del Tribunale di Taranto «estendendo e approfondendo l’analisi. I risultati sono stati poi ulteriormente confermati da un ulteriore studio pubblicato nel 2019, fornendo le evidenze necessarie a stabilire il nesso causale tra le emissioni del siderurgico e gli effetti sanitari». Cosi l’agenzia Aress Puglia e l’Avvocatura della Regione Puglia replicano al deputato di Avs, Angelo Bonelli, che stamattina ha accusato la Regione Puglia di non aver ancora «aggiornato lo studio epidemiologico» su Taranto. «Lo studio - ha detto - doveva essere pronto nel dicembre del 2022, ma solo poche settimane fa la Regione Puglia ha comunicato all’associazione Peacelink che lo studio sarà ultimato entro il 31 dicembre 2025 Questo ritardo è grave ed ingiustificato».

«A valle dei tre studi già disponibili - dicono da Aress e Avvocatura - con conclusioni tra loro coerenti, la Regione ha programmato l’aggiornamento dello studio di coorte, con l'obiettivo di estendere il periodo di osservazione alle annualità successive al 2014. La durata di osservazione, che in genere non è inferiore a 5 anni, dipende da esigenze di tipo tecnico-scientifico e si basa anche sulla tipologia di esiti in studio e sulla loro frequenza nella popolazione. Il dato di fatto è che, nell’arco temporale di osservazione, è intervenuta l'emergenza pandemica che ha, tra le altre cose, determinato in tutto il mondo un limitato accesso ai servizi sanitari e quindi una riduzione di diagnosi. La riprogrammazione delle attività è stata quindi motivata dall’esigenza di mettersi nelle condizioni di limitare le potenziali distorsioni dovute a questa circostanza allungando di ulteriori due anni lo studio, mentre è sempre continuata l’attività di aggiornamento degli strumenti di sorveglianza epidemiologica».

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