TARANTO - Comincerà il 19 aprile il processo d’appello «Ambiente Svenduto» sul disastro ambientale e sanitario causato dalle emissioni nocive dell’ex Ilva di Taranto durante la gestione Riva tra il 1995 e il 2021. Dopo le 26 condanne, le poche assoluzioni e le diverse dichiarazioni di prescrizione sancite in primo grado sarà ora la corte d’assise d’appello di Taranto, presieduta dal giudice Antonio Del Coco, a valutare la posizione di 42 imputati di cui 39 persone fisiche e 3 società (Ilva spa in Amministrazione straordinaria, Partecipazioni industriali spa in As - ex Riva Fire – e Ilva Forni Elettrici spa).
Nel verdetto di maggio 2021, i giudici di primo grado avevano sostenuto che la gestione del siderurgico ionico aveva causato «danni alla vita e alla integrità fisica che, purtroppo, in molti casi si sono concretizzati: dagli omicidi colposi, alla mortalità interna ed esterna per tumori, alla presenza di diossina nel latte materno». È stato il risultato, per la corte d‘assise di Taranto, di una politica aziendale basta esclusivamente su «profitto e produzione ad ogni costo» anche «in totale spregio di altri beni e valori costituzionalmente tutelati, come l'ambiente e la salute dei cittadini, nonché la dignità e la sicurezza dei lavoratori».
In 3.700 pagine di motivazioni sono state illustrate le ragioni delle pesanti condanne emesse dai magistrati: 22 anni di reclusione a Fabio Riva, 20 al fratello Nicola e al responsabile delle relazioni istituzionali Girolamo Archinà, definito dall’accusa come la «longa manus» dei Riva verso istituzioni, stampa, chiesa e sindacati, e 21 anni e 6 mesi all’allora direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso. E poi 3 anni e 6 mesi all’ex Governatore di Puglia Nichi Vendola accusato di concussione per le presunte pressioni fatte sull’ex dg di Arpa Puglia Giorgio Assennato (condannato a 2 anni per favoreggiamento) affinché nel 2010 ammorbidisse la sua linea nei confronti dell’acciaieria tarantina e 3 anni all’ex presidente della Provincia Gianni Florido per le pressioni esercitate sui dirigenti dell’ente chiamato a decidere sull’autorizzazione alle discariche interne dell’ex Ilva...