TARANTO - La delegazione di imprenditori dell’indotto ex Ilva che ha incontrato il nuovo prefetto di Taranto Paola Dessì, a margine della manifestazione di protesta contro l’ipotesi di amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, ha sollecitato un intervento «presso il ministro Fitto ai fini di una convocazione».
«Se entro venerdì non ci saranno risposte - hanno evidenziato - non si escludono nuove manifestazioni di protesta che si potrebbero spostare a Roma». E’ quanto riferiscono fonti di Aigi, associazione indotto Acciaierie d’Italia e General industries, che ha organizzato l'iniziativa di mobilitazione.
Nell’occasione gli imprenditori hanno ribadito anche la contrarietà alla «newco che porterebbe solo disastri». Per i rappresentanti dell’associazione «qualunque sia il piano del governo per il rilancio dello stabilimento, l’indotto deve essere salvaguardato e coinvolto dopo aver già pagato nel 2015 quando il governo ha inflitto la perdita di 150 milioni di euro di crediti con il passaggio in amministrazione straordinaria dell’ex Ilva». «Senza certezze - hanno concluso - le imprese rischiano di crollare non potendo garantire programmazione aziendale».