Sabato 06 Settembre 2025 | 06:35

Taranto, i sindacati contro il call center ma alcuni lavoratori si dissociano

 
Valentina Castellaneta

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Valentina Castellaneta

Taranto, i sindacati contro il call center ma alcuni lavoratori si dissociano

La vicenda riguarda l’azienda «Network Contacts», che si è aggiudicata l’appalto di Enel Energia. L’azienda «Lavoriamo in maniera costruttiva per la serenità dei dipendenti»

Venerdì 07 Aprile 2023, 15:31

Contact Network e i sindacati Slc Cgil e Ugl telecomunicazioni non escludono di potersi incontrare e interloquire. «L’obiettivo dell’azienda è lavorare con i sindacati in maniera costruttiva perché teniamo alla serenità lavorativa», ha sottolineato Daniele Di Gregorio, direttore di Sito della Contract Network di Taranto. Un risultato che arriva a seguito di mesi turbolenti in cui la Slc Cgil ed Ugl Tlc di Taranto avevano inviato una nota in cui annunciavano un esposto in Procura contro la grande azienda di call center. Due i motivi scatenanti: la gestione flessibile dei turni, per cui gli operatori non avrebbero mai chiaro il proprio orario di lavoro o il proprio riposo, e il pagamento del lavoro nel giorno domenicale o festivo. Una presa di posizione a cui si è opposta una parte dei lavoratori del call center, perché considerata eccessiva. La paura dei lavoratori è che una volta terminata la commessa, l’azienda vada via lasciandoli senza lavoro.

«Il sindacato non vuole lasciare nessuno senza lavoro e dovremo fare un’assemblea con i lavoratori per spiegarlo bene -ha ammesso Ferdinando Sorrenti segretario provinciale di Slc Cgil. La natura di questa azione è dovuta ad una mancanza di dialogo tra la parte sindacale e la parte datoriale». Una rivendicazione, quella sindacale, che ha radici profonde e non può permettere un gioco a ribasso a spese dei lavoratori, come la clausola del tempo elastico previsto dal contratto e la maggiorazione solo del 15% nel pagamento della domenica o del festivo lavorativo. Contract Network è arrivata sul territorio Tarantino a seguito di una clausola sociale, con un passaggio di aggiudicazione del committente di Enel Energia, che prima era di System House. «Parliamo di qualcosa che già esiste, un rispetto delle regole dei contratti che questi lavoratori già conoscevano - spiega Sorrenti - perché sono lavoratori che a volte hanno anche 15 anni di esperienza. Anni in cui, a causa delle clausole sociali, hanno cambiato diversi datori di lavoro, ma il contratto collettivo nazionale è rimasto lo stesso». Per questo, come spiega la nota sindacale, dopo un periodo di assestamento con il nuovo management, una grande parte dei lavoratori ha preteso ciò che ha già avuto in altre aziende.

Eppure c’è una parte dei lavoratori che non è dello stesso parere. Selena lavora nel call center incriminato e racconta che nonostante i turni, riesce a fare anche l’istruttrice di nuoto «riesco a gestire i due lavori -racconta. C’è stata un’occasione in cui questa azienda ha avuto un ritardo nel comunicare i cambiamenti di turni, ma è accaduto per delle problematiche che sarebbero rientrate subito». L’operatrice racconta che la comunicazione di modifica dell’orario sarebbe avvenuto comunque con una settimana di anticipo. «Un orario abbastanza consono rispetto alla nostra vita», dice Valeria. Per quanto riguarda le domeniche, le due lavoratrici raccontano che la mancata maggiorazione in busta paga, è dovuta ad un accordo sindacale che l’azienda ha nella sua sede di Molfetta e che pensava di poter riproporre anche a Taranto. Ma una volta ascoltate le rimostranze sindacali, l’atteggiamento aziendale sarebbe già cambiato.

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