TARANTO - «Fumata nera» all’Amat. L’altro ieri sera, al termine della riunione tra i vertici del consiglio di amministrazione dell’azienda partecipata del Comune di Taranto, il direttore generale del Municipio e i rappresentanti di quattro organizzazioni sindacali è stato sancito il più classico nulla di fatto. E, quindi, resta assolutamente confermato lo sciopero già proclamato da Filt Cgil, Uil Trasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Sinai per domani sera a partire dalle 16 e sino a mezzanotte. Otto ore in cui, probabilmente, lungo le strade cittadine di un sabato sera qualunque per dirla con Bennato si vedranno circolare pochi autobus. Alla Gazzetta, Antonio Schiano della Uil Trasporti fa sapere di «essere amareggiato per i disagi che verranno, nostro malgrado, creati ai cittadini. Ma - sottolinea - davvero sui temi che noi poniamo da mesi ormai non è stato fatto alcun passo in avanti». E i temi a cui fa riferimento Schiano sono, manco a dirlo, la questione sicurezza per gli autisti e le pessime (a detta dei sindacati) relazioni industrilai con l’azienda di via Cesare Battisti.
La questione sicurezza, infatti, le minacce e le aggressioni al «personale viaggiante» (autisti e controllori dei bus) di Kyma Mobilità o Amat che dir si voglia e agli ausiliari della sosta e le relazioni industriali, definite «critiche» o, appunto, «pessime» in base alle diverse sfumature usate dai vari sindacalisti. Non è stato, però, un fulmine a ciel sereno. Nei giorni scorsi, infatti, c’era stato un sit-in di protesta che si era svolto ieri davanti a Palazzo di Città, organizzato proprio dai sindacati Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Sinai. Iniziativa che ha anticipato lo sciopero di 8 ore già proclamato per domani.
Una delegazione aveva incontrato il direttore generale del Comune, Carmine Pisano, che ha promosso l’incontro tra azienda e sindacati. «Per quanto riguarda la sicurezza - aveva sottolineato Francesco Zotti, segretario della Filt Cgil - stiamo accendendo i riflettori ormai da tempo. A settembre siamo stati dal questore Gambino per evidenziare i problemi che frequentemente denunciano gli autisti e il personale viaggiante in forza all’azienda Amat, ma anche il personale della sosta che non deve fare da “spauracchio” ai parcheggiatori abusivi. Non è compito del dipendente Amat ma delle forze dell’ordine».
Quanto alle relazioni industriali, per Schiano l’azienda «non deve insistere nel voler convocare un tavolo unico con tutte le organizzazioni sindacali, ma solo quelle che hanno aperto le procedure di raffreddamento. Non deve entrare nel merito di prerogative sindacali». I sindacati, inoltre, lamentano anche «la mancanza di fermate attrezzate per i disabili e la scarsa pulizia e sanificazione dei mezzi» e il fatto che «gli ausiliari della sosta - prosegue ancora Schiano - devono persino fronteggiare i parcheggiatori abusivi.