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Carceri, Sisto: piano architettura penitenziaria darà risposte

 
Redazione online

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«La proposta del governo? Va oltre le appartenenze»

Il viceministro Francesco Paolo SIsto

Il vice ministro: basta conflitti tra magistratura e politica

Sabato 03 Dicembre 2022, 20:18

TARANTO - «C'è un piano carceri che sta per essere varato che non riguarda soltanto il tema della costruzione di nuovi carceri ma la ridistribuzione all’interno dell’esistente. Si chiama architettura penitenziaria». Lo ha detto a Taranto il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a margine delle «Giornate della Formazione" organizzate dall’Ordine provinciale degli Avvocati di Taranto.

«Significa - ha precisato - una migliore distribuzione, potenziamento dei corpi intermedi e a tal proposito abbiamo stanziato recentemente 3 milioni di euro per l’assistenza psicologica ai detenuti. I suicidi sono un dramma che va assolutamente evitato. Poi un milione di euro per l’assistenza psicologica alla Polizia penitenziaria. Questi sono due punti di riferimento importanti».

«Come evitare i conflitti tra politica e magistratura? Semplice, basta non combattere più. Credo che bisogna prendere i migliori tra avvocatura, magistratura e politica, mettersi insieme con le competenze, finalmente, e provare a scrivere pagine utili per i cittadini», ha aggiunto il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. «Le guerre - prosegue - credo che abbiano fatto davvero il loro tempo e i guerrafondai è bene che stiano a casa». Rispondendo alle domande dei giornalisti in merito allo stato dei decreti attuativi del processo civile e penale ai fini dell’attuazione del Pnrr, Sisto ha precisato che «siamo avanti. Per quanto concerne il penale c'è stata una sospensione meramente tecnica, solo per consentire la migliore realizzazione delle norme. Quindi nessun sconvolgimento dei principi, già tra l'altro pattuiti con l’Europa, e questo ovviamente rende impossibile qualsivoglia movimento tellurico sui provvedimenti». "Tutto arriverà a maturazione - ha concluso il vice ministro - entro il 31 dicembre 2022. Ci sarà qualche proroga, 10-11 proroghe, ma soltanto di istituti che abbiano un impatto sul sistema che può addirittura impedire alla norma di entrare validamente in vigore».

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