TARANTO - Il Comune aumenta la tassa sui rifiuti. Martedì scorso, nell’ultimo giorno disponibile, il commissario straordinario di Palazzo di Città, Vincenzo Cardellicchio, ha approvato le nuove tariffe della Tari per il 2022. Si tratta, così come la Gazzetta aveva già anticipato, di una tassa più cara rispetto agli anni precedenti. E questo, in considerazione del fatto che rispetto al 2020 (i dati da applicare vengono parametrati ai costi registrati nel biennio precedente) bisogna recuperare 2,3 milioni di euro in più. Cifre alla mano, infatti, il costo del servizio passa da 42,5 milioni a 44,8 milioni di euro.
In media, si tratta di incrementi pari a circa il 6 per cento rispetto al 2018 visto che l’anno scorso (2021) il Consiglio comunale non approvò alcuna tariffa, nel 2020 si lasciarono invariate quelle del 2019 che solo l’anno precedente (nel 2018) avevano subito qualche lieve ritocco. In sostanza, le tariffe della tassa sui rifiuti erano ferme da anni e questo, alla fine, ha causato qualche problema. Quale? Da tempo, l’agenzia regionale sui rifiuti (Ager, quella che poi valida le stesse tariffe) aveva segnalato che erano in aumento i cosiddetti costi variabili del servizio (la Tari si compone di una parte fissa e di uno, appunto, variabile). E, in questo senso, aveva invitato gli enti locali a procedere a tappe graduando gli aumenti nel corso degli anni. Questo, però, a Taranto non è avvenuto proprio perché il Consiglio comunale (per divisioni politiche) non ha mai acceso il semaforo verde alla delibera. E, tra la parte variabile, rientra (anche) proprio la compodsizione del nucleo familiare. Tradotto: dopo gli aumenti dell’altro ieri, le famiglie più numerose sono quelle maggiormente colpite. In sintesi, se per gli altri gli incrementi oscillano intorno al 6 per cento di media, in termini assoluti, gli esborsi maggiori sono per i nuclei familiari composti da 5 o da 6 persone. Per le utenze non domestiche, ovvero per i commercianti e per i liberi professionisti o lavoratori autonomi, anche per loro, gli aumenti variano tra il 5 e il 6 per cento.
Già, ma quando si pagheranno le rate della tassa sui rifiuti 2022? Chi vorrà pagare tutto in un’unica soluzione potrà farlo entro il 30 novembre. Chi, invece, vorrà farlo a rate potrà osservare le seguenti scadenze: 31 luglio; 30 settembre; 30 novembre e 31 gennaio 2023. I cittadini potranno pagare in diversi modi: in banca; all’ufficio postale; telematicamente. Ma non solo, gli avvisi di pagamento non verranno inviati solo cartacei ma anche via Pec o via e mail. E, infine, a partire da quest’anno, c’è una novità: chi ha scaricato sul proprio smartphone l’applicazione Io potrà pagare direttamente dall’app e potrà ricevere l’avviso non più nella cassetta postale, ma sul telefonino.