TARANTO - La Slc Cgil Taranto ha presentato una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Ispettorato del Lavoro di Taranto contro Tim «chiedendo agli organi ispettivi di verificare la sussistenza di interposizione di manodopera con il call center Tebaide Service di Massafra (Taranto)». Lo annuncia il segretario provinciale della categoria sindacale Andrea Lumino, rilevando che «nonostante i tanti solleciti, non ci sono prese di posizione da parte di Tim che, a sua volta, sosterrebbe di non avere rapporti con l’azienda Tebaide in quanto il mandato lo avrebbe assegnato ad altra società che poi lo avrebbe girato in subappalto». La Slc Cgil ritiene «inaccettabile» l’atteggiamento di Tim e per questo ha «fornito alla Guardia di Finanza il contratto di alcune lavoratrici assunte con Tebaide Service che avevano, nel contratto di lavoro, come oggetto di prestazione proprio la vendita di prodotti Tim». Alle Fiamme Gialle sono stati forniti «anche i nominativi - conclude Lumino - di contratti fatti da alcune lavoratrici, con i numeri di telefono, per conto di Tim con data del contratto ed offerta stipulata: quindi guadagno che Tim ha fatto su quei contratti, disconoscendone la provenienza ma incamerando profitti (nonostante l’azienda fosse inattiva)». Secondo la Slc Cgil, «nessuna comunicazione è stata mai fornita agli uffici Suap di Massafra ne alcuna Scia (Segnalazione certificata di inizio di attività) è stata fatta».

Lo annuncia il segretario provinciale della categoria sindacale Andrea Lumino
Giovedì 06 Agosto 2020, 21:39