La Giunta regionale della Puglia oggi ha adottato il «Documento generale del Piano Strategico di sviluppo e valorizzazione del territorio tarantino», denominato «Taranto Futuro Prossimo». Il Piano, si evidenzia in una nota, prevede «investimenti per Taranto e la sua provincia pari a 1,8 miliardi di euro».
«La visione strategica dello sviluppo sostenibile di Taranto e del territorio del Piano - si legge nel documento - si fonda su tre pilastri tematici: ambiente (bonificare le aree inquinate; promuovere le energie rinnovabili eliminando il carbone dal ciclo dell’acciaio); mare (rafforzare tra l’altro lo storico posizionamento strategico di Taranto e promuovere la nascita di filiere della Blue Economy e dell’economia circolare); e cultura.
«La dipendenza dalla grande acciaieria tarantina di quasi 16.000 lavoratori - è scritto nel documento adottato - è un elemento dirimente nella storia attuale di Taranto e della sua area vasta di riferimento. Negli ultimi 8 anni - e soprattutto nell’ultimo biennio - la cruda sintesi degli effetti della crisi del siderurgico tarantino ha generato dinamiche socio-economiche di arretramento e infragilimento non solo del tessuto produttivo, ma soprattutto del contesto sociale». «Taranto - si evidenzia nel documento - è una città interamente proiettata verso una grande sfida, dove si gioca tutto e la posta in palio è la sopravvivenza».
Tra gli obiettivi del Piano ci sono la riduzione del tasso di disoccupazione giovanile (16,4 milioni di euro di spesa prevista), l’aumento dell’occupazione femminile (16 milioni); l'attrazione di investimenti industriali e imprenditoriali a regime di aiuto (240 milioni); la rivitalizzazione dei centri storici (44,4 milioni). E ancora gli aiuti all’innovazione (80 milioni); interventi di riqualificazione ambientale (78,84 milioni); riorganizzazione e potenziamento delle strutture, delle tecnologie e del personale sanitario (256 milioni).