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Stop corso Medicina a Taranto, Emiliano: «Accreditamento regolare»

 
Redazione online

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Mercoledì previsto incontro al Miur su sospensione attività didattica

Sabato 26 Ottobre 2019, 19:27

27 Ottobre 2019, 11:51

TARANTO - Sarà affrontata mercoledì 30 ottobre al ministero dell’Istruzione la sospensione dell’attività didattica nella sede di Taranto del corso di Medicina dell’Università di Bari a pochi giorni dalla sua attivazione. Nei giorni scorsi il Miur ha inviato una lettera all’Ateneo barese spiegando che la sede di Taranto non è stata accreditata e, di conseguenza, l’Università ha disposto che tutti gli studenti che avrebbero dovuto seguire le lezioni nel capoluogo jonico dovranno trasferirsi da lunedì prossimo nella sede di Bari.

Oggi, nella presidenza della Regione Puglia, il governatore Michele Emiliano ha convocato una riunione con gli assessori regionali al Diritto allo studio e allo Sviluppo economico, Sebastiano Leo e Mino Borraccino, con il rettore di Uniba, Stefano Bronzini, e con rappresentanti del Comune di Taranto.
Dall’incontro è emersa la «comune volontà di procedere nella direzione che avevamo preso un anno fa con l’Università di Bari - ha spiegato Emiliano - e consentire l’espletamento di corsi anche a Taranto e in particolare di insistere col ministro perché siano regolarizzate eventuali situazioni burocratico-formali che in qualche maniera hanno poi motivato una missiva che però, con grande rispetto per il ministero, noi riteniamo di poter correggere insieme perché pensiamo che tutta la procedura per l’accreditamento della sede sia perfettamente regolare».

«Se il ministero troverà il modo di accelerare il processo di accreditamento, anche con un decreto, sarà attivata la sede didattica di Taranto. Il mio primo problema - ha spiegato il rettore Bronzini - è mandare studenti in sedi accreditate, devo difendere gli studenti». Emiliano ha poi lanciato un appello agli studenti a «opzionare Taranto, che è una città dove si vive bene, dove c'è grande desiderio di rivincita e quindi gli studenti a noi servono non solo perché studino ma soprattutto perché aiutino la città e la regione intera a reagire ad una condizione di difficoltà. Taranto ha bisogno di questo, quindi questo appello penso di poterlo fare a nome di tutti, di riportare questa bellissima città la normalità anche attraverso l’università».

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