Sit-in questa mattina davanti alla portineria della direzione dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto di decine di lavoratori dell’indotto che temono di perdere il lavoro a seguito dei cambi di appalto, compresi quelli della ditta Castiglia che si occupa di pulizie industriali e che ha già annunciato un provvedimento di licenziamento collettivo (201 su 264). Infatti cinque nuove società (Alliance Green Service Italia, Ecologica spa, Evoluzione ecologica, Mad, Ags Italia e Sea) dall’1 ottobre subentrano ad altre per gli appalti di pulizie industriali, civili, trasporti e servizi. «E noi - spiega Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl - non possiamo lasciare fuori un solo lavoratore e proclameremo per la giornata dell’1 ottobre uno sciopero di tutti i lavoratori dell’appalto».
«L'incontro di questo pomeriggio nella sede dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (Arpal) - sottolinea il sindacalista - è saltato in quanto la ditta Ecologica ha inviato una mail dicendosi impossibilitata a partecipare e confermando la proposta iniziale, ovvero l'assunzione di 77 lavoratori tra coloro che hanno il contratto da metalmeccanici e quelli che hanno il contratto multiservizi».
La ditta Sea ha fatto sapere «di non essere in condizione di assumere - aggiunge Castronuovo - 30 lavoratori, ma si è detta disponibile a farsi carico di 7 lavoratori con contratto a termine e 3 a tempo indeterminato». Ed ancora, per gli ex lavoratori Castiglia (ai 201 se ne aggiungono altri 110 per i quali è in scadenza il contratto a tempo indeterminato), la Ags (in jont venture con ArcelorMittal) «ha proposto - puntualizza il sindacalista - di assumere 30 lavoratori con contratto da metalmeccanici e 7 con contratto multiservizi, tutti con contratto multiservizi ma alle stesse condizioni economiche del contratto metalmeccanico».
Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto impiegati nel settore delle pulizie civili, invece, la Fisascat Cisl annuncia che è stato sottoscritto l’accordo presso l’Ufficio controversie della Regione Puglia-Provincia di Taranto, grazie al quale la Pellegrini SpA, aggiudicataria del servizio, si è impegnata all’assunzione di tutte le unità lavorative, oltre 300, «impiegate nell’appalto, garantendo anche una chance occupazionale a tutti i lavoratori a tempo determinato impiegati nelle aziende uscenti e senza un contratto di lavoro dall’1 ottobre 2019».