TARANTO - Le Rappresentanze sindacali unitarie Fim, Fiom e Uilm di Taranto, dopo un incontro che si è tenuto oggi con l’azienda, hanno deciso di revocare lo sciopero di tre giorni (21, 22 e 23 agosto) dei lavoratori del reparto Ima1 (Impianti marittimi) di ArcelorMittal. L’astensione dal lavoro era stata proclamata per protestare contro la ricollocazione dei gruisti che risultano in esubero dopo il sequestro dell’area disposto dalla Procura dopo l’incidente del 10 luglio in cui è morto il gruista Mimmo Massaro.
Nel corso della riunione, l’azienda ha illustrato «le attuali necessità - è detto in una nota dei sindacati - di personale funzionale alla marcia degli Scaricatori presso il secondo sporgente. Il personale eccedente l’attuale forza lavoro di riferimento sarà individuato sulla scorta delle esigenze tecnico-organizzative dell’azienda declinata anche sulla base del complessivo bagaglio professionale del dipendente».
Il personale «così individuato - spiegano le Rsu - sarà avviato, a far data dal 26 agosto, ad un percorso di training finalizzato all’inserimento lavorativo presso aree per le quali sussistono necessità aziendali (ad esempio batteria n.9 e parchi minerali)». L’azienda ha inoltre comunicato alle Rsu che «a partire dal mese di settembre saranno avviati ulteriori dipendenti (una posizione di lavoro a turno) ad un percorso di training presso gli scaricatori attualmente in uso presso l’area Ima1. Qualora dovesse modificarsi l’attuale assetto organizzativo dell’area summenzionata con eventuale impatto occupazionale, il personale ad oggi impiegato presso l’area Ima1 - concludono i sindacati - avrà un diritto dì precedenza nel reinserimento lavorativo».
IL FATTO - Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno indetto uno sciopero di tre giorni (21, 22 e 23 agosto) dei lavoratori del reparto Ima1 (Impianti marittimi) di ArcelorMittal, per protestare contro la ricollocazione dei gruisti che risultano in esubero dopo il sequestro dell’area disposto dalla Procura nell’inchiesta sull'incidente del 10 luglio in cui è morto Mimmo Massaro. L’operaio quarantenne è caduto in mare con la gru sulla quale lavorava, durante la tromba d’aria che ha colpito la città.
Dell’informativa aziendale, Fim-Fiom-Uilm contestano la "ricollocazione dei lavoratori presso altri reparti, tra cui parchi e cokerie» e ritengono «sbagliati i criteri adottati, che non sono stati condivisi con le organizzazioni sindacali». In mancanza di risposte dell’azienda, è stato proclamato lo sciopero dal 21 al 23 agosto. Nel comunicato inviato all’ufficio Relazioni industriali, al direttore di area e al capo area dello stabilimento ArcelorMittal, Fim-Fiom-Uilm scrivono che «non escludendo ulteriori iniziative».