TARANTO - Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di confisca di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di tre milioni e 500mila euro, nei confronti dei titolari di una agenzia di infortunistica stradale di Taranto, che nel 2017 furono arrestati per truffe ai danni di compagnie di assicurazione.
Si tratta di Carmine Tortorella e del figlio Antonio (detto Luigi) che il 18 gennaio 2017 finirono in manette in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, simulando incidenti stradali, ai danni di 17 diverse compagnie di assicurazione. I due sono anche accusati, a vario titolo, di falso materiale ed ideologico in certificazioni e altri documenti, nonché di delitti di frode processuale e di riciclaggio.
Fu arrestata anche Tiziana Tortorella (altra figlia di Carmine) a cui spettava - secondo l’accusa - il compito di curare la parte amministrativa delle pratiche risarcitorie e mantenere i contatti con i legali e i medici. Complessivamente sono 126 le persone finite nel registro degli indagati.
Le successive indagini sul tenore di vita e sulle disponibilità finanziarie e patrimoniali accumulate dai titolari dell’agenzia hanno consentito di rilevare una consistente sproporzione tra il valore dei beni posseduti, la consistenza delle attività professionali svolte ed i redditi dichiarati. Il decreto di confisca è stato emesso dalla II Sezione Penale del Tribunale di Lecce.