TARANTO - Ancora nessun dietrofront ufficiale. Il sindaco entro giovedì dovrà decidere se ritirare le dimissioni formalizzate lo scorso 2 novembre, ma ad oggi non sembrano registrarsi significativi sviluppi nella delicata crisi politico-amministrativa. Dopo le recenti consultazioni Melucci ha ricompattato la sua maggioranza, non andando oltre la soglia minima di 17 consiglieri. Numeri per lui insufficienti per tornare alla guida di Palazzo di Città. Al momento il confronto con il consigliere Cosimo Ciraci di Forza Italia, disponibile a sostenere il sindaco per evitare il commissariamento, sembra essere fermo: dopo un primo colloquio tra di loro, si è registrata una convergenza sulle linee programmatiche dell’amministrazione che non si è però ancora tradotta nella sottoscrizione di un atto formale. Si attende, probabilmente, un più convinto allargamento della maggioranza in grado di consolidare l’attuale compagine di governo. A tal proposito, come riferisce il consigliere comunale Massimiliano Stellato, «il sindaco ha provato a contattarmi invitandomi a firmare il documento programmatico sottoscritto dalla maggioranza».
Tuttavia, per sgomberare il campo da ogni fraintendimento precisa: «io sono e resto posizionato tra i banchi dell’opposizione. Ho compreso che i numeri raggiunti dal sindaco a sostegno della sua maggioranza non sono sufficienti per un buon governo della città ma – riferisce - per cambiare davvero le cose non si può lasciare tutto inalterato e aggiungere pezzi prendendoli dall’opposizione». A detta di Stellato, «Melucci dovrebbe rivolgere un appello alla politica responsabile che si trova all’opposizione. Io personalmente, pur restando in minoranza, sarei disposto ad incontrarlo a condizione che si sottoscriva un patto istituzionale per Taranto alla presenza anche del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti. Sono entrambi disponibili ad un incontro a quattro per definire insieme i punti programmatici che abbiamo a cuore per il rilancio della nostra meravigliosa città. Qualora il sindaco dovesse ritenerlo opportuno non esiterò a organizzare l’incontro. Viceversa, ognuno continuerà a percorrere la propria strada». Anche la consigliera di minoranza Stefania Baldassari chiarisce la sua posizione. «Gli incontri ad personam credo siano improduttivi.
Ricondurre il superamento delle problematiche in cui versa la città a meri colloqui informali che nulla possono aggiungere o togliere rispetto alla individuazione di soluzioni concrete ed efficaci ha solo quale unico scopo quello di voler semplificare ad una riunione tra condomini quella che invece rappresenta una preoccupante crisi della nostra città». A suo dire, «il sindaco dovrebbe coinvolgere ogni soggetto, civico e politico, associazioni e ordini professionali che con responsabilità individuino eventuali strategie e spunti programmatici per restituire fiducia, dignità e soprattutto futuro al capoluogo ionico».Tra l’altro, conclude Baldassari, «non potrei mai accogliere un invito in assenza di condivisione da parte della coalizione “Insieme per Taranto” che ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare nelle amministrative 2017, come candidato sindaco. Condivisione che sicuramente non può in alcun modo trovarsi rispetto all’esigenza, ad oggi manifestata dal sindaco di voler rafforzare una contraddittoria e scomposta maggioranza».