di Maria Rosaria Gigante
Migliaia di studenti in 13 province italiane, sicuramente molti più dei cinque mila inizialmente previsti, formati nel corso di quest’anno scolastico nell’ambito della fase sperimentale propedeutica all’attuazione definitiva - dal prossimo anno scolastico - del piano di insegnamento delle “Tecniche di primo soccorso nella scuola italiana” introdotto dalla legge della “Buona Scuola”. Ora, è tempo di tirare le somme di quanto fatto in questi mesi. In quest’ottica, infatti, martedì prossimo, è organizzato a Taranto il congresso nazionale del Sistema Italiano del 118, a cui in questa fase sperimentale è stato affidato il ruolo di facilitatore del processo e attore della governance del progetto.
Perché Taranto? Perché da questa provincia (dove, unica provincia in Puglia, sono stati formati oltre 800 studenti di 21 scuole) è partito, come è noto, oltre dieci anni fa, un percorso che ha mirato appunto all’introduzione dell’insegnamento delle tecniche salvavita a scuola per superare quel gap nazionale che, da una parte, obbliga i cittadini a prestare soccorso ai propri simili, e, dall’altra, non fornisce ai cittadini stessi gli strumenti necessari per saperlo fare in maniera corretta. Importantissimo, è stato insegnato e verrà insegnato a tutti gli studenti italiani dal prossimo anno, saper eseguire corrette manovre e, soprattutto, saper praticare il massaggio cardiaco in caso di arresto cardiaco ed in attesa dell’arrivo dei soccorritori. Quella manovra può fare, infatti, la differenza. Agli studenti sono state anche insegnate ulteriori manovre, come la disostruzione delle prime vie respiratorie e, ai più grandi, l’uso del defibrillatore automatico. Ai più piccoli, invece, si fa comprendere cosa sia una situazione di pericolo e come chiamare i soccorsi.
Ora, dunque, si tratta di fare il punto della situazione e calibrare al meglio gli interventi futuri. Con questo obiettivo, il direttore del Set 118 dell’Asl Ta, Mario Balzanelli, nella sua molteplice veste di promotore dell’intero progetto a partire dalla petizione popolare che raccolse in Italia 93 mila firme, “coautore” dei passaggi che dalla promulgazione della legge hanno portato ai decreti attuativi, nonché presidente nazionale della Sis 118, società italiana dei sistemi di emergenza-urgenza territoriale, ha organizzato l’incontro di domani sul tema “Il Primo Soccorso nella Scuola Italiana: traguardo di civiltà”.
Intensa la giornata di lavori che comincia alle ore 9.00 in Prefettura, con un indirizzo di saluto del prefetto Donato Cafagna, del presidente della Regione Michele Emiliano, del direttore generale dell’Usr Puglia Anna Cammalleri, dell’assessore regionale al Diritto allo Studio Sebastiano Leo, del presidente nazionale della Federazione Ordini dei Medici Filippo Anelli, dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, del direttore generale del Dipartimento della Salute della Regione Puglia Giancarlo Ruscitti, del direttore Ares Puglia Giovanni Gorgoni, del commissario straordinario dell’Asl Ta Stefano Rossi, del direttore Usp Taranto Cataldo Rusciano, del direttore della Raffineria Eni Taranto Michele Viglianisi, del rettore della Lum di Bari Emanuele De Gennaro. Ad illustrare il percorso storico sarà, quindi, Mario Balzanelli, mentre il direttore dell’Ufficio Terzo (Direzione generale per lo Studente) del Miur, Paolo Sciascia, illustrerà i contenuti della sperimentazione. Nel pomeriggio si entra nel vivo delle esperienze condotte nelle scuole italiane.