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Un cane o un orsetto?

 
Katja Brinkmann

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Katja Brinkmann

Un cane o un orsetto?

Continua il progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann

Lunedì 19 Febbraio 2024, 10:32

Continua il progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann: giornalista, book writer (uno addirittura sulla Puglia) e fotografa tedesca che vive in Puglia da 15 anni. «Amo l’Italia e gli italiani e da quando ho il mio Labrador Sidney, di 2 anni faccio tante conoscenze in più rispetto a prima. È così che è nato il suo blog www.amazingdogstales.com per creare una sorta di album di ricordi tra animali e belle persone incontrati per caso per strada, e che in qualche modo diventano la tua famiglia»

Un cane o un orsetto?

Alcuni cani sono più grandi degli altri. E possono sembrare pericolosi ma sono talmente dolci che non farebbero del male a una mosca. Mitch, 7 anni, l'Akita Americano di Francesco, è grande come un orsetto, ma è un cucciolone. Francesco ama il suo «piccolino», ma non è un mistero il perché: Mitch gli ricorda suo padre. Non solo perché il loro compleanno è lo stesso giorno, il 13 di dicembre.

Gli Akita hanno una certa reputazione: com'è il suo Mitch?

«Potrebbero non essere i migliori cani per i principianti. Perfino io non ero così certo che non sarebbe stata una sfida difficile. Ma Mitch è affezionato e tranquillo, ama la sua famiglia e rimanere a casa. A volte non sembra neanche che sia con noi, per quanto è buono, dorme da qualche parte. Poi vai e loro trovi accoccolato, che si rotola e scalcia come un neonato. D'altro canto, tuttavia, è un cane orgoglioso, indipendente, e lo è stato fin dal primo giorno. Forse perché fra noi è scattato qualcosa di speciale nell'istante in cui ci siamo incontrati. Era un cucciolo, e tra tutti i suoi fratellini è stato il primo a venire immediatamente a salutarmi. Dicono che sia il cane a scegliere il padrone, e per me è stato così. Forse siamo diventati la sua "terapia", tutte le sue paure sembrano rimanere fuori quando siamo tutti insieme».

Cosa ha imparato da lui?

«Ad amare incondizionatamente senza chiedere nulla o quasi in cambio. Ad accorgermi delle piccole cose della vita e a condividerle con gli affetti».

Chi sarebbe se non fosse un cane?

«Bella domanda. Non voglio essere sentimentale, ma probabilmente mio padre. Hanno lo stesso carattere, mite e affettuoso. E poi sono nati lo stesso giorno, il 13 dicembre». 

Qualcosa che Mitch fa che non le va a genio?

«Quando mi sveglia all'alba con la zampa sulla faccia. Quasi come a dirmi di portarlo a spasso. E io mi arrendo e andiamo a correre sulla spiaggia. Non c'è modo migliore per iniziare la giornata».

Cosa dice alle persone che si spaventano per la grandezza di Mitch?

«Incontro spesso persone che al primo sguardo sembrano terrorizzate. Pesa 55 chili! Sono più gli adulti a essere cauti, i bambini lo adorano, vogliono abbracciarlo e baciarlo ovunque. Mitch non ha mai fatto del male a nessuno, ma tanti altri cani potrebbero essere infastiditi da tutto ciò. Ecco perché spiego spesso il comportamento dei cani ai bambini. Mitch prende tutto con molta calma e sono i suoi occhi a parlare. Così stempera tutta la tensione che potrebbe esserci».

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