Mi chiamo Aron, anzi mi chiamavano così ed ero un pitbull. Il 9 gennaio 2024, dopo cinque giorni di atroce agonia, sono volato sul grande ponte Arcobaleno che accoglie in cielo tutti gli animali, lasciando su questa terra tragica ed imperfetta il mio corpo martoriato dalle ustioni causate dalla iniqua mano assassina del mio padrone.
Per dirla con un’espressione siciliana, quel «meschino» non capisco perché l’abbia fatto, dopo avermi legato ad un palo di Piazza Croci a Palermo, mi ha dato fuoco bruciandomi vivo. Un vero tradimento, ricevuto da colui che mi aveva adottato e dal quale non mi sarei mai aspettato un simile trattamento poiché mi aveva scelto come compagno della sua problematica esistenza.
Queste sono state le considerazioni di Aron nel suo ultimo giorno di vita.
Gandhi, era solito dire: La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui si trattano gli animali, ed io aggiungo: «che l’indice di civiltà di una nazione è in funzione del gap legislativo esistente a protezione degli animali». Il caso di Aron, purtroppo, non è isolato: l’anno è appena cominciato e già non si contano i casi di analoga e cieca violenza su animali di ogni specie.
Viviamo in un mondo dove ogni cosa purtroppo si esprime con violenza e cattiveria, consapevoli spesso che la pena non sarà per nulla adeguata al danno arrecato. È violenza solo pensare alla guerra, figuriamoci a farla. È violenza accanirsi contro disabili, minori, anziani, insomma contro tutti coloro che per età, genere, specie, non possono ribellarsi, né difendersi. È violenza ogni atto terroristico e incendiario. È violenza agire anche con superficialità e menefreghismo e distrugge la vita o l’esistenza altrui. È violenza ancora più assurda quella perpetrata a danno degli animali poiché è disumano accanirsi contro degli esseri inermi e ingenui come bambini, che non potrebbero mai pensare che improvvisamente il loro padrone ed amico si possa trasformare nel più acerrimo aguzzino, con torture inenarrabili come é successo ad Aron o al gatto torturato e seviziato, che l’hanno scuoiato vivo e lasciato a morire nelle strade di Angri (nel Salernitano) e tante altre povere creature che non sto qui a descrivere per non dilungarmi.
È anche violenza sparare agli animali solo per il gusto del safari o del trofeo. Vorrei ricordare che esiste la carta dei diritti degli animali nota come Convenzione Europea per la Protezione degli Animali descritta a pag. 264 del mio libro «Il Giuramento di Aristotele Esperienze di un medico veterinario». Purtroppo come dicevo prima le pene, come la detenzione spesso non sono commensurate al crimine commesso ed è per questo che ancora oggi prevale la violenza gratuita di cui é stato vittima Aron.
Complice l’inerzia del nostro legislatore che, sebbene abbia accolto la tutela degli animali nella Costituzione (art.9 ) appena nel 2022 e abbia previsto una pena doppia per chi cagiona la morte di un animale (art. 544-ter e 544-bis del Codice penale), non ha adeguatamente colmato i vuoti di legge per i quali il padrone di Aron risulta tuttora a piede libero e solo indagato per il maltrattamento omicida del povero Aron. E assistiamo all’assurdo. Ogni volta che il delitto si ripete gli animalisti insorgono a gran voce, ma i risultati sono sempre mediocri. È recentissima la proposta di legge dell’ on. Brambilla sull’inasprimento delle pene per chi maltratta o abbandona gli animali! Samuel Beckett, scrittore irlandese affermava che nasciamo, viviamo, soffriamo e moriamo da soli. L’unica cosa che possiamo fare è amare, stare insieme e confrontarci.
Finora non mi sembra che in molti abbiano fatto loro questo insegnamento e nemmeno che si possa sperare in una diffusa educazione in tal senso. Anche se molto è stato fatto negli ultimi anni: la collettività sembra sia stata in parte sensibilizzata. Lo dimostra la conclusione della tragica fine di Aron. Mentre il pitbull veniva trasportato nel più vicino pronto soccorso per animali, i carabinieri ammanettavano l’autore del delitto, rendendo vano il suo tentativo di fuga. Al tempo stesso lo sottraevano ad una grande folla inferocita che dimostrava serie intenzioni di punire severamente, quel delinquente.
Un commento dei Lettori su questa vicenda può essere utile per misurare il grado di sensibilità che abbiamo raggiunto contro ogni violenza sugli animali.