Il nuovo progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann: giornalista, book writer (uno addirittura sulla Puglia) e fotografa tedesca che vive in Puglia da 15 anni. «Amo l’Italia e gli italiani e da quando ho il mio Labrador Sidney, di 2 anni faccio tante conoscenze in più rispetto a prima. È così che è nato il suo blog www.amazingdogstales.com per creare una sorta di album di ricordi tra animali e belle persone incontrati per caso per strada, e che in qualche modo diventano la tua famiglia».
Aveva sperimentato tante cose nella vita, ma nulla l’aveva resa felice come Bibibau, un design store per animali nel cuore di Taranto. Amore per gli amici a quattro zampe, ovunque! Il suo lagotto romagnolo, Mia, 5 anni, pur essendo un po’ in imbarazzo è testimonial del progetto. Così come i tre gatti della famiglia. Nell’intervista Bianca Bino, 51 anni, racconta come stia cercando di portare il suo negozio di animali a uno step successivo. Una cosa è sicura: ha molte buone idee nel cassetto.
Dove vi siete conosciute lei e Mia?
«Volevo adottare un cane adulto dopo essere rimasta sola per sette anni. Volevo un Galgo, un levriero spagnolo che era stato salvato, ma avendo tre gatti a casa poteva essere un po’ complicato. Perciò ho optato per un Lagotto Mia si è trovata bene fin da subito in casa».
Qual è la cosa più sorprendente di Mia?
«La sua fragilità e sensibilità. Ho avuto molti cani prima di lei, ma è unica».
Come descriverebbe il vostro rapporto?
«Viviamo in simbiosi. Ci siamo “salvate”, ci siamo riconosciute a vicenda al primo sguardo».
Come fate a comunicare? Avete un codice segreto?
«Sono molto fisica con lei, sento che ha bisogno di connessione e fiducia».
Ha un trucchetto per far sì che la ascolti e si comporti bene?
«Sfortunatamente è una cagnolina che ha mille fobie, quindi sono rare le occasioni di gioco e divertimento, di base fa quello che vuole tutto il giorno. Quando ci spostiamo a Milano, dove posso portarla al parco o in piscina, diventa un altro cane. Gioca, nuota senza stancarsi, è una cosa che posso aggiungere al portfolio di Bibibau!»
Se il suo cane fosse una persona, chi sarebbe?
«Sarebbe me, senza dubbio! Siamo molto simili».
Perché la ama?
«Per la sua fragilità. Perché sento il bisogno di proteggerla e lei sembra apprezzarlo».
Dove la lascia quando si deve allontanare, anche per un paio di giorni?
«Viene sempre con me, e se non ho la possibilità di portarla, non parto nemmeno io».
C’è qualcosa che non le va a genio?
«A volte tutte le sue paure possono essere frustranti. Ma appartengono a lei, così come quella parte più affettuosa e giocherellona».
Quali sono le cose che preferisce fare insieme alla sua cagnolina?
«Mi piace portarla in mezzo alla natura, al mare o in montagna. Lontano da quello che la spaventa, così che possa essere un cane totalmente “normale”».
Il suo cane è parte della famiglia e della gestione della casa?
«Al 200%! Sfortunatamente non partecipa troppo alle varie attività, ha trovato la sua zona di comfort sotto una libreria, e spesso rimane là sotto per lunghi periodi».
Parliamo del suo negozio a Taranto, com’è nata l’attività?
«Mi occupavo di tutt’altro, ad esempio il teatro. Poi c’è stato un periodo in cui ho lavorato nel sud Italia come rappresentante di cibo per animali, e ho capito di volermi stabilire lì, per fare l’unica cosa che mi stesse a cuore: prendermi cura di cani e gatti in un ambiente congeniale. Volevo un posto diverso da tutti gli altri, dove un consumatore appassionato e affezionato come me trovasse qualcosa di unico. Ci sono tanti negozi di animali, anche in Puglia, ma il mio è accogliente, familiare, ti fa sentire a casa. Un posto dove cani e padroni possono trascorrere un momento piacevole, a contatto con me e Mia. Bibibau non è solo un negozio, è la mia essenza».
Il lusso e gli accessori di design per i cani sembrano essere un trend molto cavalcato al momento…
«Lo sono, anche se per me c’è un limite. Vendo accessori di ogni tipo, ma la dignità del cane per me è al primo posto. Nessun vestitino di paillettes o strass, mi piace la sobrietà e gli accessori che possano migliorare la vita di cani e padroni. E ho una passione per gli oggetti realizzati a mano, potrei passare ore su Internet a cercarli!»
Progetti per il futuro?
«Chissà! Sono una sognatrice, guardo sempre avanti, non mi fermo mai. Mi piacerebbe portare Bibibau a Milano, dove il mercato è molto avanti e dove c’è grande attenzione anche per i cani non da riproduzione».
C’è qualcosa riguardo cani e padroni che la renderebbe felice?
«Mi piacerebbe che ci fosse una comunità tra clienti e amanti degli animali, in generale che si andasse oltre al rapporto con il venditore e rafforzare la fedeltà e la lealtà, aiutandoci a vicenda anche con suggerimenti».
Parlando proprio di consigli, quali posti “dog-friendly” in Puglia consiglierebbe?
«Quello che manca è una vera e propria spiaggia per cani e padroni. Santos a Torre Canne è un’eccezione. Abbiamo chilometri e chilometri di spiagge dove si potrebbero creare strutture così come avviene in Veneto. Negozi? A Bari c’è Bauhaus 179; Piero e Luciano sono miei ex clienti, due ragazzi eccezionali che hanno creato un negozio e toeletta unico. Molti hanno tentato di copiarli, ma sono il cuore e la passione a fare la differenza».
Qualche consiglio per una persona che vorrebbe prendere un cane ma non riesce a decidere?
«Onestamente sono decisioni che non andrebbero mai forzate. Come la questione figli. Ognuno sa quando arriva il suo tempo».
Se volete saperne di più su Bianca e Bibibau, il profilo Instagram da seguire è @bibibau_