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Parla Cinalli, urlo argentino «Potenza non mollare»

 
Sandro Maiorella

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Sandro Maiorella

Parla Cinalli, urlo argentino «Potenza non mollare»

«Ho trascorso due anni splendidi nel capoluogo sono vicino a tutti, io mi sento un potentino»

Sabato 21 Marzo 2020, 14:55

A Potenza ha lasciato un bellissimo ricordo. La sua bravura, la sua professionalità, il suo carattere gioviale ha fatto subito breccia tra i tifosi rossoblù che lo hanno apprezzato e amato con sincerità. Un legame rimasto vivo nonostante gli anni ed i chilometri che oggi lo separano dal capoluogo di regione. In questo momento difficile per il nostro paese, Nicolas Cinalli, portierone argentino, classe ‘79, due stagioni a Potenza 2004/2005 e 2005/2006 con qualche infortunio di troppo (uno molto grave contro la Nocerina nel quale ha rischiato la paralisi), ha voluto far sentire la propria vicinanza ai tifosi rossoblù. «Sto seguendo con grande preoccupazione quanto accade a Potenza - ha raccontato via chat - e sono davvero molto triste. Ho lasciato tanti amici nel capoluogo e sono in pensiero per tutti. Spero di cuore che questa brutta situazione, che si sta sviluppando in tutto il mondo, anche in Argentina, possa essere superata al più presto.

Agli amici di Potenza e a tutti i tutti i tifosi rossoblù va il mio pensiero affettuoso ed il mio saluto. Sono vicino a voi con tutto il mio cuore. Io sono un potentino». Un pensiero molto gradito che conferma come certi rapporti possano restare intatti nonostante i tanti accadimenti della vita. Cinalli da Ricardone (Santa Fe) una cittadina nei pressi di Rosario, non ha dimenticato il suo passato «lucano» e lo ha dimostrato mandando questo messaggio pieno di affetto. «Sino rimasto nel mondo del calcio - ha concluso - perchè è la mia vita. Faccio lo scout in Sudamerica per conto del Manchester United. Cercare talenti è un lavoro che mi affascina anche se in questo momento ci sono altre problematiche da affrontare. Anche da noi il calcio è fermo come del resto, da ieri, tutte le attività non essenziali. Sembra di essere in tempo di guerra ma non possiamo fare diversamente. Dobbiamo cercare di fare il necessario per uscire da questa situazione. Io sono rientrato dall’Uruguay sette giorni fa e mi sono letteralmente chiuso in casa con la mia famiglia per evitare qualsiasi tipo di possibilità di contagio». Una scelta saggia che va seguita da tutti come del resto ha sottolineato con un messaggio video lo stesso presidente del Potenza Salvatore Caiata. L’organico rossoblù sta seguendo alla lettera le raccomandazioni del momento, saeguendo una tabella di lavoro «domestico» che lo staff tecnico e mister Raffaele hanno realizzato per mantenere un minimo di forma. Il tutto almeno fino a quando, la situazione non permetta di fare diversamente, comunque sempre dopo il prossimo 30 marzo. Si spera.

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