Uno che si chiama Enea porta sulle spalle il peso del mito. E bisogna essere «mitologici» oggi per affrontare le peripezie della vita, come rendere onore ad un’amicizia. Enea è il titolo del secondo film da regista, oltre che da attore principale, di Pietro Castellitto che, dopo la circuitazione nelle sale, da oggi è in prima assoluta tv in contemporanea sui canali streaming Sky e Prime Video.
Enea e l’amico Valentino (il rapper Tutti Fenomeni, alias Giorgio Quarzo Guarascio, al debutto attoriale) sono uniti. Spacciano droga, non mancano alle feste più cariche di energia e per di più il secondo ha preso da poco il brevetto di pilota su aerei da turismo. La famiglia di Enea si compone di un padre psicoanalista malinconico, di una madre che non ha smesso di amare il marito e di un fratello che a scuola ha più problemi che soddisfazioni. Gli resta l’amore a sostenerlo anche quando finisce in una vicenda difficile da gestire.
Dopo aver vinto il David di Donatello per il suo film di formazione I predatori, Pietro Castellitto dimostra di avere dimestichezza con la macchina del cinema, i cui meccanismi li ha assorbiti sin dall’infanzia vista la presenza di un padre maestro e di una mamma letteraria. Così come probabilmente nel set, Pietro vuole volare alto assieme al suo Valentino cercando l’equilibrio sopra una società impazzita, che ha nel cinema un’oasi dove sfogare sentimento e talento. E proprio come l’Enea mitologico è invitato a combattere sul tracciato dell’esistenza, incastonato in uno scenario surreale e grottesco, che ha in Castellitto anche la sceneggiatura. L’effetto è un film che si fa guardare con interesse immaginifico.