La filosofia di uno dei più influenti modernisti di inizio del Ventesimo secolo è racchiusa nel documentario Marcel Duchamp: l’arte del possibile in onda oggi alle 19.20 su Rai 5.
Il film «scompone» le idee del pittore nato a Blainville nel 1887 e scomparso a Parigi nel 1968, uno dei più significativi ed enigmatici artisti del Novecento. La pellicola diretta da Matthew Taylor mette in evidenza il singolare impatto avuto dalla filosofia di Duchamp sull’arte ed esamina come le idee rivoluzionarie del creativo attratto dal Cubismo di cui ne fu interprete, dall’inizio del XX secolo abbiano plasmato il XXI secolo e i giorni nostri.
Dalla storia dell’infanzia di Duchamp, con la sua incursione nell’arte e il suo primo dipinto, «Nude Descending The Staircase No. 2», rifiutato dai pittori cubisti al Salon des Artistes Indépendants nel 1912, il film si tuffa nell’epoca della Parigi dell’inizio del Ventesimo secolo. Quel rifiuto mette Duchamp su un percorso che avrebbe cambiato per sempre le fondamenta stesse dell’arte: la produzione dei Readymades. Non solo i Readymades furono rivoluzionari per il loro tempo, ma per la prima volta nella storia affrontarono la domanda «Cos’è l’arte?».
Il film poi si concentra sulla retrospettiva di Duchamp del 1963 al Pasadena Museum of Art. È questa mostra che lancia Duchamp sulla scena dell’arte contemporanea. Le idee di Duchamp influenzarono il movimento artistico Fluxus e gli artisti dell’epoca tra cui Andy Warhol, Yoko Ono e John Cage, aprendo un nuovo mondo di possibilità per altri.