Tutti ricordano don Pino Puglisi come il parroco di Brancaccio, una delle periferie più difficili di Palermo, ucciso dalla mafia per il suo impegno di educatore, padre di una moltitudine di giovani, pastore che si prendeva cura con amore della sua comunità. Tv2000 dedica una programmazione speciale al sacerdote assassinato 30 anni fa dalla mafia nel suo quartiere. Si inizia stasera alle 20.55 con il documentario inedito, prodotto dalla stessa emittente Cei, Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi, a cura di Fausto Della Ceca e di Valeria Castrucci, Serena Cirillo e Giuseppe Cutrona. Nel giorno dell’anniversario della morte del sacerdote, venerdì 15 settembre, alle 20.55 andrà in onda il film Alla luce del sole, diretto da Roberto Faenza con Luca Zingaretti.
A seguire sarà riproposto il documentario Testimone di speranza: l’audacia tenera di don Pino Puglisi, nel quale si ricorda il martirio del prete, una vita vissuta sempre allo stesso modo: armato solo del suo sorriso e dell’amore per il Vangelo, è stato insegnante di religione, direttore del Centro Diocesano Vocazioni, parroco in diversi quartieri di Palermo e anche a Godrano, nell’entroterra siciliano. In tutte queste realtà Pino Puglisi ha sempre lavorato valorizzando l’uomo e la sua dignità, insegnando la libertà che viene dalla conoscenza, testimoniando un Dio che «ci ama sempre tramite qualcuno».
A 30 dalla sua morte, a dieci dalla beatificazione, cosa rimane del suo lavoro a Brancaccio? A raccontare la sua missione di operatore di pace, in un’Italia sconvolta dalle stragi di mafia, sono i collaboratori più stretti, gli amici di sempre, gli allievi, il magistrato incaricato dell’indagine presso la Dda, Luigi Patronaggio, l’attuale parroco di Brancaccio, don Maurizio Francoforte, i volontari del «Centro Padre Nostro», da lui fondato pochi mesi prima dell’assassinio, e l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.