Sabato 06 Settembre 2025 | 16:40

Quella bomba ecologica inesplosa per 40 anni

 
giiuseppe alemanno

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giiuseppe alemanno

Quella bomba ecologica inesplosa per 40 anni

Lo svuotamento del sito “Vera Corbelli”

Domenica 02 Febbraio 2025, 11:40

Statte. Nei giorni scorsi è stato completato lo svuotamento del sito ‘Vera Corbelli’. I 16.500 fusti contenenti rifiuti pericolosi e radioattivi - prodotti da attività mediche, industriali e di ricerca - sono stati finalmente rimossi e smaltiti. È stato eliminato il rischio di contaminazione per una intera comunità. Per raggiungere tale risultato, sono stati necessari più di quaranta anni. L’accumulo di fusti velenosi cominciò nel tempo in cui la benzina costava circa 1.300 lire al litro (65 degli attuali centesimi, più o meno), la Nazionale Italiana aveva appena vinto i Mondiali di Spagna e i Righeira spaccavano le marine tricolori con ‘Vamos alla playa’. Canzone di successo dal testo premonitore: “Vamos a playa, la bomba estallò; le radacionestuestan y matizan de azul”, ovvero “Andiamo in spiaggia, è esplosa la bomba; le radiazioni brindano e sfumano nel blu”. A Statte, per una fortuna durata quasi mezzo secolo, la bomba ecologica non è esplosa. Chi abitava a due passi dal sito Vera Corbelli, alla sua presenza aveva fatto addirittura l’abitudine. Vivere accanto a qualcosa di mostruoso crea assuefazione, normalità. Lo ha confermato, in modo inequivocabile, ‘La zona d’interesse’, opera cinematografica premiata con il Premio Oscar come miglior film internazionale nel 2024. Ora quei fusti non ci sono più. Resta, però, il ricordo dell’attesa. Impiegare più di quaranta anni per risolvere un pericolo di quella portata è oltraggioso. Ne ‘Il signore degli anelli’ di J.R.R. Tolkien, Gandalf dice a Frodo: “Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato.” Coloro che hanno avuto, per decenni, il compito di risolvere il problema di Statte, hanno deciso di aspettare, preferendo l’inerzia all’azione. Lasciando che il tempo scivolasse su quei fusti maligni. Fusti più longevi del berlusconismo, del pentapartito e delle convergenze parallele; più tenaci di Marvin Hagler, dei fratelli Abbagnale e Kristara Barrington; appena meno pericolosi dei servizi segreti di Israele, Stati Uniti e Russia. Di buono c’è, però, che il momento della rimozione di quei fusti è arrivato e, d’ora in poi, di loro rimarrà solo un brutto ricordo. E un esempio: tempo (tanto tempo …) ci vuole, ma ciò che insidia e danneggia la salute pubblica arriva a essere sanato. Ora i fusti velenosi sono andati; c’è altro, nell’area di Taranto, che insidia e danneggia la salute di migliaia di persone. Mi auguro che l’eliminazione dei fusti di Statte sia stata solo l’inizio di un cammino virtuoso e necessario.

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