Domenica 21 Dicembre 2025 | 17:23

Riscoprire le usanze della tavola natalizia

Riscoprire le usanze della tavola natalizia

 
GIUSE ALEMANNO

Reporter:

GIUSE ALEMANNO

Riscoprire le usanze della tavola natalizia

Contro le contaminazioni del buon gusto

Domenica 21 Dicembre 2025, 14:30

Aeroporto di Brindisi, qualche giorno fa. Ero fermo nelle vicinanze di un bar, aspettando di conoscere il numero del gate del volo per Pisa. L’inerzia del momento ha fatto scattare un automatismo inconscio, che mi accompagna da sempre: guardare con attenzione tutto. Panorama, persone, oggetti e avventori del bar. Tra questi, una ragazza - ritengo appena maggiorenne – che accompagnava il suo caffè a un golosone, un wurstel al forno avvolto da croccante fasta sfoglia. Pensavo che il limite fosse segnato da spaghetti ai frutti di mare rinfrescati da un cappuccino, come ho visto fare a Venezia. Mi sbagliavo: ora la frontiera è golosone e caffè. Spero che queste righe vengano lette da Sal Da Vinci; dopo ‘Rossetto e caffè’ può esserci in questo putiferio di grassi lo stimolo per la creazione di nuovo successo per l’estate.

Nella mia ingenuità stereotipata ho immaginato che la ragazza dai processi digestivi titanici fosse, per lo meno, scandinava. Macché, sono bastate le poche parole pronunciate per chiedere il conto per scoprirne la provenienza: una delle arzille cittadine dell’interland di Taranto. Poteva essere di Leporano, San Giorgio Jonico, Pulsano … un posto così. Non oso immaginare con quali pietanze quella ragazza festeggerà le festività alle porte. Frittura di totani meringata? Cavatelli, fagioli e smarties? Parmigiana di hamburger in salsa acida di latte di cocco? Il problema che questi ragazzi hanno perso il gusto di mangiare bene e si accontentano di ciò che la pubblicità, ahimè, fa sembrare buono. Detta così potrebbe sembrare una piccolezza, ma spesso da queste basi partono i disturbi alimentari che tanto frequentemente angosciano i più giovani. Disturbi che, spesso, sono rivelatori di una situazione di disagio psicologico.

Sostiene la scrittrice statunitense Laurie Halse Anderson: “Sto iniziando a misurarmi in forza, non in chili. A volte in sorrisi.” Ai nostri ragazzi servirebbero più sorrisi e meno cheeseburger, questa è la verità. Gentili lettori, per le feste invitate i ragazzi a preferire le nostre preparazioni tradizionali. I nostri cibi sono amati in tutto il mondo e noi viviamo in Puglia, un angolo di paradiso gastronomico universalmente riconosciuto. Suggerite di lasciar perdere modelli alimentari che vengono da altri posti. Noi pugliesi mangiamo crudità di mare prima che ce le propinino gli asiatici, gustiamo panini con la carne (pezzetti, salsiccia, fettine, ecc.) prima che ce li propongano gli americani. E quando canterete alla vostra bella “E adesso le tue labbra sanno solo di te”, auguratevi che costei abbia finito di pulire con una fetta di pane casereccio il piatto dove c’era un trionfo di pizzarieddi e polpette. E se incontrerete anche voi la ragazza tarantina di golosone e caffè, salutatela da parte mia. Anche se mangia male, non posso fare a meno di sentirla cara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)