-------------
BARI - E' certo: dal prossimo primo marzo il Policlinico di Bari non sarà più costretto a trasferire i propri pazienti in altre strutture - private - della Regione per l’esecuzione di uno shunt vascolare epatico, una procedura terapeutica fondamentale per i pazienti con gravi patologie epatiche e in attesa di trapianto di fegato.
A confermare ieri (venerdì 18) l'avvio del servizio - così come aveva annunciato qualche settimana fa alla Gazzetta , lo stesso direttore del Policlinico Vitangelo Dattoli.
«Abbiamo già avviato - ha detto Dattoli - l'iter per formazione dei tecnici che dovranno eseguire la procedura e pianificato la complessa organizzazione che richiede l'esecuzione di questo intervento».
Nelle prossime ore ha poi spiegato il direttore «potremo essere più precisi sui tempi di avvio di questa attività - che comunque non andrà oltre il primo di marzo come già detto».
La decisione della direzione sanitaria di implementare questa attività di radiologia interventistica segue la segnalazione oltre che della Gazzetta anche dal capogruppo del Pd alla Regione Antonio Decaro e che riguardava il caso di una paziente affetta da insufficienza epatica acuta ed in cura presso il reparto di Gastroenterologia del Policlinico, costretta quache mese fa ad trasferita d’urgenza durante la notte all’ospedale Miulli di Acquaviva per essere sottoposta, appunto ad impianto di uno shunt vascolare epatico (TIPS).
La notizia dell'avvio di questa attività medica è stata accolta con soddisfazione dai molti specialisti che nel policlinico operano nel campo dei trapianti di fegato, centro di eccellenza diretto a Bari dal prof. Vincenzo Memeo.