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Tarantina trucidata alle porte di Firenze Un collega confessa

 
Tarantina trucidata alle porte di Firenze Un collega confessa

Mercoledì 09 Giugno 2010, 08:35

02 Febbraio 2016, 21:55

SESTO FIORENTINO (FIRENZE) - Una donna di 44 anni, originaria di Taranto, è stata uccisa nel suo appartamento a Colonnata, una frazione di Sesto Fiorentino (Firenze). L’assassino avrebbe colpito la donna più volte con un coltello. L'allarme è scattato ieri sera, intorno alle 20:30, quando alcuni colleghi che dovevano cenare con lei hanno suonato alla porta dell’appartamento. Non ottenendo risposta hanno cercato il marito che, con la figlia ventiduenne, è in Puglia da alcuni giorni. E sono stati gli stessi colleghi a dare l’allarme ai carabinieri. Al loro arrivo i militari hanno trovato il corpo ormai senza vita della donna in una pozza di sangue. 

La vittima, che come il marito lavorava per una catena di supermercati, sarebbe stata uccisa nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15:30. Secondo quanto si è appreso, nella porta dell’appartamento, al secondo piano di un complesso residenziale di recente costruzione (dove prima c'era l’ex manifattura Ginori) non vi sarebbero segni di scasso: è quindi probabile che la donna abbia aperto al suo assassino. 

Mentre in casa i carabinieri, con il pm di turno Giuseppina Mione, effettuavano tutti i rilievi, nella caserma di Sesto Fiorentino sono stati ascoltati per tutta la notte alcuni amici e colleghi, e controllati gli alibi di alcune persone. L'arma del delitto, non ancora trovata, non era nell’appartamento e i carabinieri hanno passato al setaccio anche i cassonetti dei rifiuti del complesso residenziale. 

A vedere viva per l’ultima volta la quarantaquattrenne è stata, due giorni fa, una vicina di casa che poi, ieri, al suo rientro ha notato la finestra aperta con la zanzariera abbassata. Insieme ai giornalisti, ai cameraman e ai fotografi, davanti alla casa ben presto sono arrivate anche alcune amiche della figlia: era stata quest’ultima a chiedere loro di andare a vedere cosa fosse successo. Fuori, davanti alla porta, sono rimaste due bottiglie di vino portate, con molta probabilità, dai colleghi per la cena.

ORE 9.32 - FERMATO UN UOMO
Un giovane è stato sottoposto a fermo di pg, disposto dal pm Giuseppina Mione, per l’omicidio di Raffaella Ingrassia, 44 anni, uccisa a coltellate nella sua abitazione a Sesto Fiorentino. Il fermato, secondo quanto appreso, ha 25 anni. 
Raffaella Ingrassia è stata trovata morta ieri sera dopo l'allarme di alcuni colleghi che la donna aveva invitato a cena: dopo aver suonato più volte il campanello dell’abitazione, non ricevendo risposta, hanno chiamato i carabinieri. La donna viveva a Sesto Fiorentino insieme al marito e alla figlia di 22 anni, entrambi però assenti perchè a Taranto, città di origine della famiglia.

ORE 12.53 - PRESUNTO KILLER HA CONFESSATO
Ha confessato, ammettendo le sue responsabilità, il 25enne fermato in relazione all’omicidio di Raffaella Ingrassia, la donna di 44 anni uccisa a coltellate ieri nella sua abitazione di Colonnata, frazione di Sesto Fiorentino (Firenze). 

Il giovane è un collega della vittima: entrambi lavoravano in un supermercato di Sesto. Secondo quanto riferito dai carabinieri in conferenza stampa, il giovane prima ha negato le sue responsabilità, ma poi ha ammesso e ha indicato ai militari il luogo in cui ha gettato l’arma del delitto, un coltello a serramanico che non è però stato ancora trovato. 
Il ragazzo è stato portato nel carcere di Sollicciano. Alla base del delitto, un movente di natura passionale.

ORE 13.16 - CC: INCASTRATO DA IMPRONTE SCARPE
E’ stato incastrato dalle impronte delle scarpe lasciate sul luogo del delitto il 25enne sottoposto a fermo di pg come indiziato di delitto per l’omicidio di Raffaella Ingrassia, la donna di 44 anni uccisa a coltellate ieri pomeriggio nel suo appartamento di Colonnata, frazione di Sesto Fiorentino (Firenze). E' quanto hanno rivelato i carabinieri, che indagano sulla vicenda. Il delitto, è stato spiegato, sarebbe stato commesso intorno alle 15.30 di ieri. I carabinieri sono risaliti a M. I., queste le iniziali del presunto assassino, in base ad una serie di testimonianze raccolte da amici e colleghi di Raffaella. Tra la vittima e il ragazzo ci sarebbe stata una “relazione d’affetto”, hanno spiegato i militari che hanno seguito il caso. 

L’allarme è stato dato ieri sera intorno alle 23 dai colleghi della donna, che erano stati invitati a cena nell’abitazione e che, non riuscendola a trovare o non avendo risposte nè al campanello nè al telefonino, hanno avvertito le Forze dell’ordine. Intorno alle 4.30 del mattino i carabinieri sono andati a casa di M. I.; a seguito di indagini sul luogo del delitto, i militari della Scientifica hanno rilevato numerose impronte di scarpe di marca Hogan, con la 'H' impressa sul pavimento e sulle macchie di sangue. A casa del 25enne gli investigatori hanno rinvenuto un paio di scarpe della stessa misura e della stessa marca: sulla suola, ma anche sui lacci delle calzature sono state rinvenute tracce ematiche, grazie al Luminol.

ORE 15:00 - NON E' STATA ANCORA TROVATA L'ARMA DEL DELITTO
L’assassino ha usato un coltello a serramanico, come quelli che il 25enne collezionava nonostante la contrarietà del padre: i carabinieri non l’hanno ancora trovato; tra le sue «ammissioni», verbalizzate prima che gli venisse contestato il fermo, il presunto assassino ha detto di averlo gettato via lungo il tragitto tra l’abitazione della donna, un ex complesso industriale riconvertito in alloggi, e la fermata del bus con il quale il giovane, senza patente, era arrivata a Sesto Fiorentino.

ORE 19:01 - LA RICOSTRUZIONE DELL'OMICIDIO COMPIUTO IN PIENO RAPTUS
Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 15.30 di ieri, ma l'allarme è scattato soltanto cinque ore dopo. Raffaella era sola, il marito e la figlia erano a Taranto per una cerimonia in famiglia, e avrebbe ricevuto nel pomeriggio la visita del collega. Forse lei voleva che non si vedessero più, e lui, in preda a un raptus, l’avrebbe straziata. 

A trovare il corpo, vestito, incastrato tra un divano e la finestra del balcone, è stata una vicina, allertata dalle amiche della Ingrassia invitate a cena e insospettite per il silenzio del citofono e del telefono e da una goccia di sangue sullo stipite dell’ingresso. Per loro, Raffaella stava cucinando il pesce: la ricetta è rimasta sul tavolo, insieme alle buste della spesa, mentre due bottiglie di vino bianco portate dalle colleghe per la cena erano rimaste ieri sera davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione.
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