BARI - Gli ispettori sanitari della Regione hanno effettuato 57 «indagini», chiudendo 45 «casi». E in settimana, quando sarà pronta la relazione 2023 relativa all’attività del 2022, gli uffici la trasmetteranno (anche) a molte Procure pugliesi: il Nirs guidato dall’avvocato Antonio La Scala ha infatti disposto la segnalazione all’autorità giudiziaria anche di due direttori generali di aziende sanitarie e di tre amministratori unici di altrettante Sanitaservice.
«Il Nirs non è un ufficio di Procura - ha detto ieri il governatore Michele Emiliano - ma rappresenta il più poderoso sistema di controllo di tutte le attività della sanità pugliese pubblica e privata». Emiliano ha voluto riunire e consegnare personalmente un riconoscimento a tutti gli ispettori (volontari, come lo sono il coordinatore La Scala e l’altra componente, la professoressa Angela Pezzolla): «Colgo l’occasione - ha detto l’ex pm barese - per salutare tanti vecchi collaboratori di un’altra epoca», cioè ufficiali di polizia giudiziaria in pensione che ora svolgono gli accertamenti sul territorio. Accertamenti che nascono prevalentemente da segnalazioni di cittadini («anche in forma anonima»), ma anche da consiglieri regionali, ordini professionali, sindacati e da quanto emerge sulla stampa. Un flusso ininterrotto che sta crescendo, come ha spiegato la dirigente del Servizio ispettivo, Angela Guerra: fino a metà del 2023 le segnalazioni sono già arrivate a quota 85.
«La Puglia - ha detto La Scala - è l’unica Regione d’Italia ad avere un organismo come il Nirs....
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