BARI - Carte coperte. Il centrodestra aggiunge petali alla margherita da sfogliare per scegliere il candidato sindaco della coalizione per Bari. L’obiettivo, spiega Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fdi e sottosegretario alla Salute, è «scegliere una personalità unificante e autorevole che sappia segnare un percorso di cambiamento per la città».
Il fronte conservatore, composto da Fdi, Fi, Lega, Udc e civici moderati, ha in programma una riunione del tavolo comune per programma e discussione sui profili dei candidati la prossima settimana (la data non è stata ancora fissata), ma a Roma i tre leader dei maggiori partiti si incontrano quasi quotidianamente per fare il punto sulla situazione. Lunedì sera a cena, tra una cacio e pepe per Gemmato, una matriciana per D’Attis e dei saltinbocca per Marti, c’è stato un ulteriore scambio di opinioni verso le prossime comunali. La sconfitta a Foggia, diventata città dell’alleanza modello extralarge per i progressisti, è considerata da tutti i leader un campanello d’allarme e un pungolo per attrezzarsi al meglio in vista delle sfida a Bari e Lecce.
Se nel capoluogo regionale la base delle forze di centrodestra preme per una indicazione del prescelto a sfidare il centrosinistra nel dopo Decaro, dalla Capitale fonti meloniane confermano «piena convergenza tra gli alleati, mentre a sinistra ogni giorno volano stracci e si litiga confondendo l’elettorato».
Se la Lega ha ribadito la disponibilità a discutere anche di candidati politici (a Bari ha come uomini di punta il deputato salviniano Davide Bellomo o il collega consigliere regionale Fabio Romito), stante l’indisponibilità del senatore di Fdi Filippo Melchiorre, a destra c’è invece attenzione alle tante personalità della società civile con cui ci sono interessanti interlocuzioni. Tra queste c’è senza dubbio quella con il rettore del Politecnico Francesco Cupertino a sostegno di uno degli atenei più rinomati d’Italia o con il presidente nazionale dell’Aiga Francesco Paolo Perchinunno, mentre tra i papabili candidati si segnala la disponibilità dell’imprenditore Luigi De Santis. È stato sondato anche l’oncologo Francesco Schittulli. Non è stato mai contattato per eventuali candidature, invece, il prof. Ugo Patroni Griffi, pur molto apprezzato dai vertici di Fratelli d’Italia (sia dal ministro Raffaele Fitto che dal sottosegretario Gemmato).
In città l’attivismo dei partiti conservatori è rivolto soprattutto alla raccolta di disponibilità per le candidature nelle liste al Comune e nei municipi: su questo fronte si registra il tour nei quartieri del consigliere regionale Fdi Michele Picaro, al lavoro per confermare la Fiamma come movimento trainante sul territorio. Nelle ultime settimane si è mobilitata anche la sigla “Giovani per Bari” con banchetti nel centro murattiano e con proposte orientate per una mobilità sostenibile e per una maggiore sicurezza del territorio.
Per Lecce, invece, restano in piedi le tre proposte: quella di Paolo Pagliaro, consigliere regionale e leader del momento Regione Salento; quella di Adriana Poli Bortone (che conserva un appeal trasversale e popolare) e quella di Ugo Lisi, già deputato di An e del Pdl, considerato come una figura unificante nel centrodestra.