Onorevole Leonardo Donno, coordinatore regionale dei 5S, mancano pochi giorni alla chiusura delle liste per le amministrative. A che punto è il lavoro del M5s in Puglia?
«Abbiamo iniziato questo percorso con i nostri coordinatori provinciali, nominati da Conte. Iniziamo una strada con una guida più vicina. Tra poco avremo anche i gruppi comunali. Nelle amministrative ci sono difficoltà: superare la doppia cifra è sempre complicato, anche per il ruolo delle civiche. Aspiriamo ad avere un nostro rappresentante in ogni comune».
I primi risultati connessi a una maggiore organizzazione?
«Il più importante è su Brindisi dove oggi abbiamo l’avvocato Roberto Fusco, nostra espressione, come candidato sindaco con la convergenza del Pd e di altre forze civiche».
Perché non confermare l’uscente Riccardo Rossi?
«Con il sindaco siamo stati chiari: non avevamo nulla di personale da contestargli, ma sul piano politico siamo stati 5 anni all’opposizione. È riuscito a completare i cinque anni ma abbiamo voluto dare un segnale di rinnovamento e discontinuità. Siamo aperti al dialogo perché Rossi faccia un passo in avanti verso di noi, per evitare di consegnare la città al centrodestra. Lo attenderemo fino all’ultimo minuto».
C’è un tavolo con i segretari di Pd e Si, De Santis e Bavaro, per le alleanze?
«Non c’è un tavolo regionale. Abbiamo valutato caso per caso. Non ci sono alleanze strutturali».
È scoppiato un caso Altamura, dopo il veto ad alcuni candidati nelle liste Pd?
«Non c’era alleanza a freddo, ma una unione di intenti in forte discontinuità con il passato e una condivisione di programmi. Non si è trovata l’intesa rispetto ad alcune candidature della lista del Pd, eccepite dal candidato sindaco Michele Loporcaro e da altri candidati della coalizione. Ciò ha determinato la decisione dei dem di sfilarsi dal progetto».
A Francavilla Fontana…
«Siamo partiti dall’opposizione, ci siamo ritrovati in maggioranza con un nostro assessore. Ci ripresentiamo con una lista più forte al fianco di De Nuzzo, civico, con il centrosinistra e la convergenza del Pd. La coalizione è coerente con quello che si prova a realizzare anche alla Regione».
A Ostuni?
«Sosterremo Pomes, dopo una interlocuzione curata da Salvatore Giuliano. L’ex deputata Valentina Palmisano sarà protagonista nella lista 5S come capolista».
C’è anche Azione con Pomes.
«Siamo stati chiari con il candidato sindaco: non condividiamo la linea dei calendiani. Anche a Francavilla abbiamo messo il veto su candidati di Azione o Iv. Non accettiamo candidati terzopolisti nascosti nelle civiche».
A Castellaneta?
«Non ci presentiamo con la nostra lista, ma i nostri iscritti si candideranno a sostegno di Gianni Di Dippa».
Si parla già di regionali…
«Siamo in maggioranza e portiamo avanti in Via gentile un programma frutto di una verifica fatta con Emiliano e i nostri vertici. Spingiamo su welfare, sanità e ambiente, reddito energetico e sul rafforzamento della lotta alle povertà. Pressiamo per una nuova agenda per la Puglia, sulla base di condivisione di temi».
Il Pd ha già proposto Decaro per il post Emiliano.
«È presto per i nomi. Il M5S è il primo partito in Puglia nella coalizione giallorossa: un fattore da tenere in considerazione».
Il sito di intelligenza artificiale che fa rivivere Casaleggio con le chat?
«L’AI ci consola poco rispetto all’aver perso una persona eccezionale. Ma la stessa Ai pare dirci che il M5S di Conte va per la strada giusta…».
