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Regione Puglia, nei bilanci c’è anche il bonus al portaborse

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Regione Puglia, nei bilanci c’è anche il bonus al portaborse

La Corte dei Conti contesta il premio mensile erogato a una segretaria: «Chiariremo tutto»

Giovedì 06 Aprile 2023, 13:17

BARI - Quasi tutti i consiglieri regionali condannati nel 2021 dalla Corte dei conti per i bilanci irregolari dei gruppi politici hanno chiesto di accedere alla rateizzazione, per restituire quando illegittimamente speso. E dopo le contestazioni arrivate la scorsa settimana (a tutti i gruppi) in relazione al 2022, ora è corsa a fornire i chiarimenti richiesti dai giudici contabili ed evitare così nuove condanne. Ma in alcuni casi non sarà facile.

I giudici della sezione Controllo hanno infatti chiesto di documentare l’attività effettuata da collaboratori inquadrati come archivisti, o anche incaricati della trascrizione degli atti: i gruppi politici dovranno presumibilmente depositare agende, appunti di lavoro, fotocopie dei registri. Ma nelle delibere vengono contestate anche alcune spese ulteriori.

È il caso di una collaboratrice del gruppo Misto, segretaria dell’ex assessore (oggi passato con il Pd) Pier Luigi Lopalco, al quale da maggio a settembre 2022 è stato corrisposto un «premio» a scalare da 500 a 300 euro mensili che non sono previsti dal contratto di lavoro: i giudici vogliono sapere perché. La Lega ha commissionato attraverso una consulenza un «sondaggio d’opinione», di cui mancano però i «risultati raggiunti con l’attività affidata». Il gruppo «Con Emiliano» ha accumulato 5.600 euro di spese di rappresentanza in cui è compreso il cuscino floreale per un collega defunto, ma anche due fatture relative a spese alberghiere. Anche Forza Italia ha documentato il fitto della sala di un hotel, ma non ha spiegato perché. Tutte scelte molto probabilmente legittime, ma che dovranno essere documentate.

In Consiglio non c’è comunque preoccupazione per le richieste di chiarimenti dei giudici contabili, per quanto - nel recente passato - le sanzioni non sono mai mancate. C’è tuttavia rammarico per l’approccio dei giudici contabili rispetto alla gestione del personale: in base alla legge regionale, i consulenti dei gruppi politici avrebbero dovuto occuparsi di proposte di legge, mozioni e interrogazioni. Così è stato per quattro anni, fino a quando la Corte dei conti ha detto che non era possibile. Con la nuova interpretazione, dunque, l’attività dei portaborse è stata derubricata a «segreteria politica», molto meno qualificata.

Nel 2021 questo cambio di interpretazione ha portato a sette condanne di altrettanti capigruppo per la restituzione di 264mila euro illegittimamente erogati (nell’ultimo anno della scorsa legislatura) ai dipendenti dei gruppi, soldi che a dicembre non erano ancora stati rimborsati. La presidente del Consiglio regionale ha sollecitato gli interessati (solo il Pd non aveva impugnato la decisione, pagando il dovuto), e quasi tutti hanno ottemperato chiedendo la rateizzazione. Chi non dovesse provvedere rischia di essere portato in Tribunale, anche perché la stessa Corte dei conti aveva aperto un fascicolo sulle mancate restituzioni: il Consiglio aveva approvato, ma invano, una legge per compensare le condanne con i soldi non spesi. 

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