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Sanità, Zullo va all’attacco: «I vertici regionali sono inadeguati»

 
Mimmo Mazza

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Mimmo Mazza

Sanità, Zullo va all’attacco: «I vertici regionali sono inadeguati»

Il senatore di Fratelli d'Italia: «Palese abbandoni chi gestisce le clientele»

Lunedì 09 Gennaio 2023, 12:58

Sono giorni difficili per la sanità pugliese: pronto soccorso intasati, reparti sguarniti, personale stremato. Senatore Ignazio Zullo (FdI), di chi è la responsabilità?

«Mi consenta di condividere con lei e con i lettori una considerazione di fondo: Palese non si accorge di essere uno strumento nelle mani di Emiliano che lo utilizza per lavarsi la propria coscienza riguardo a sé stesso e la propria immagine nei confronti dei pugliesi. Mi spiego: i danni maggiori a nostro servizio sanitario sono opera di Emiliano per 5 anni assessore alla sanità artefice di una regressione del sistema culminata in una gestione assolutamente stomachevole della pandemia Covid i cui effetti lasciati in dote con l’ospedale in Fiera e la fabbrica delle mascherine li paghiamo e li pagheremo per anni. Emiliano è stato furbo prima a creare la propria foglia di fico con Lopalco e poi con Palese. Lopalco e Palese erano e sono per Emiliano le proprie prove a discolpa per dire che non era lui l’inetto e il responsabile dello sfascio ma che è il sistema così complesso che né un professore come Lopalco né un uomo di centrodestra sono stati capaci di di gestirlo. Lopalco intelligentemente ha capito per tempo che rischiava di essere il capro espiatorio ed ha lasciato, purtroppo a Palese difetta l’intelligenza di Lopalco. Vengo alla sua domanda sulla responsabilità: nei sistemi complessi la responsabilità è sempre nel vertice e quando il vertice tenta di ribaltarla sui sottoposti o a trovare responsabilità fuori dal sistema che è chiamato a gestire vuol dire che chi occupa quel vertice è inadeguato al ruolo».

L’assessore Palese ha attaccato il consiglio regionale per alcune norme definite inattuabili. Che ne pensa?

«Non esistono leggi inattuabili. Le leggi sono leggi e vanno applicate. Se poi nell’attuazione dei dettati normativi si riscontrano effetti indesiderati, si propongono in Consiglio Regionale le correzioni fino all’abrogazione di tutta una legge. Ecco Palese parla a vanvera e non è un caso isolato: ci sono leggi che non vanno? Proponga in Consiglio le correzioni ma non dia l’idea che non osserva le leggi che lui stesso ha voluto in Consiglio Regionale perché dopo averle volute le ritiene inapplicabile. Un atteggiamento che offende le assemblee legislative democraticamente elette in rappresentanza del popolo».

C’è il rischio di commissariamento per la sanità pugliese?

«Più che rischio parlerei di necessità. Abbiamo il dovere di verificare come si spendono i soldi della sanità e se si erogano ai malati le cure di prevenzione, di assistenza in ospedale, di riabilitazione. Senza dimenticare anziani, disabili, malati di mente, soggetti che cadono nel dramma delle dipendenze patologiche, malati terminali e assistenza nelle carceri. In Puglia c’è a giusta ragione un gran parlare delle liste di attesa ma c’è un silenzio assordante sugli screening delle malattie tumorali, sulle cure domiciliari, sull’assistenza protesica per la quale risultano condannati in Puglia persone che rivendicavano diritti negati, sull’assistenza nelle Rsa, negli hospices per malati terminali, nelle strutture di riabilitazione psichiatrica e da dipendenze patologiche ed è un silenzio che offende sensibilità e coscienze poiché sono negati livelli di assistenza a persone fragili».

Quali sono le sue proposte?

«Guardi le carenze di personale medico, di infermieri e per un certo periodo di Oss non sono un problema di oggi ma sono carenze ataviche che oggi sono certamente più incancrenite. Alla carenza di personale si supplisce con provvedimenti organizzativi che Palese non adotta in termini di indirizzi alle aziende sanitarie. La dipartimentalizzazione dei reparti ospedalieri è uno dei provvedimenti necessari ed indispensabili. Non lo dice Zullo ma l’art. 17 bis Decreto Legislativo 502/92 e successive modifiche. I dipartimenti sono indispensabili per l’uso flessibile delle risorse tra i vari reparti del dipartimento. Con l’organizzazione dipartimentale puoi organizzare il dipartimento delle discipline mediche inglobando il pronto soccorso che non resterebbe un reparto isolato ma una struttura dipartimentale per il cui funzionamento tutte le risorse del dipartimento flessibilmente devono contribuire Le liste di attesa incidono negativamente sul Pronto Soccorso perché se il paziente non può ottenere una prestazione in tempi certi ricorre al Pronto Soccorso anche per aggravamento dello stato di salute. Eppure abbiamo nelle strutture accreditate potenzialità erogative inespresse e bloccate da budget incapienti. Oggi al 15 del mese i Centri Radiologici, i laboratori di analisi terminano il budget e si fermano quando basterebbe aumentare i budget. Lo dice Zullo? No, affatto, lo dice una Legge Regionale sulle liste di attesa (art. 5 della L.R. n° 13 del 28 marzo 2019). Addirittura in Puglia soffrono per carenze di budget Ospedali di rilievo come il Miulli, San Giovanni Rotondo, cardinale Panico, Mater Dei, Gruppo Villa Maria e centri di riabilitazione e non riescono ad esprimersi al massimo delle loro potenzialità erogative. Se hai liste di attesa lunghe è gioco facile per medici del Nord venire in Puglia a trainare pazienti per le loro strutture di appartenenza. È possibile realizzare programmi di integrazione per esempio per gli screening tra strutture pubbliche e privato accreditato, possono lavorare in integrazione ma in Puglia è impedito. Lo dice Zullo? No, assolutamente! Lo dice l’art 8 quinques del citato Dec. Leg. 502/92».

Cosa si sente di suggerire a Palese?

«Oggi Palese ha girato le spalle ai professionisti della sanità con accuse infamanti pur di essere alleato e protettivo verso le clientele e gli sperperi di Emiliano. Mi auguro che capisca che le alleanze vanno fatte con chi opera e si spacca la schiena e le spalle, non con chi gestisce il potere in modo clientelare a dispetto di meritocrazia e professionalità. Palese inverta la sua visione dei problemi».

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