LAURIA - Con la chiusura della porta santa del Santuario del Beato Domenico Lentini, si è chiuso ieri a Lauria l’anno giubilare indetto da monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro in occasione del 25mo anniversario della beatificazione del sacerdote lauriota. A presiedere il solenne appuntamento il cardinale Pietro Parolin, che ha celebrato l’ eucaristia assieme ai vescovi ed ad una rappresentanza dei sacerdoti lucani.
“Il suo modo di diventare santo sia d’esempio a tutti perché ha fatto le cose comuni in maniera straordinaria – ha ricordato il Segretario di Stato Vaticano - quindi tutti possiamo diventare santi in questo modo, cioè vivendo il nostro quotidiano con un’intensità spirituale dalla quale traspare la santità. Leggendo la storia del Beato ho appreso del suo intervento dopo la strage di Lauria nell’Ottocento, oggi più che mai è un invito ad essere costruttori di pace nel nostro mondo,che oggi soffre per le tante guerre e le molte tensioni; ognuno di noi – ha aggiunto Parolin - potrebbe portare il proprio apporto perché possa crearsi un’atmosfera di pace e concordia”.
Nell’omelia , il cardinale Parolin ha, inoltre, esaltato la capacità del Beato Lentini di accogliere tutti, di essere valido educatore per i giovani e guida per i loro genitori. Ad accogliere il cardinale nella parrocchia di San Nicola, ora diventata Santuario del Beato Domenico Lentini, centinaia di fedeli arrivati anche dalle regioni limitrofe. Prima della solenne celebrazione il Segretario di Stato Vaticano ha chiuso la Porta Santa del Santuario Diocesano spiegando che “si chiude la Porta Santa – ha detto – ma non si chiude la porta della misericordia del signore”. Presenti per l’occasione a Lauria, numerosi amministratori. “Un grande giorno dedicato al Beato Lentini,che è nel cuore di tutta Lauria e di una comunità ancor più vasta” ha commentato il sindaco di Lauria, Gianni Pittella, per il quale “la presenza del cardinal Parolin ha reso la giornata davvero storica perché l’autorevolezza del Segretario di Stato Vaticano ha un significato di una grandezza incommensurabile”.Quanto al Beato Lentini, per Pittella “è il santo dei poveri che si privava del suo per donarlo agli altri, che ha predicato il Verbo girando a piedi per i paesi di questo territorio, ed è per questo che è tanto amato perché ha rappresentato i valori autentici del vero cristiano”.
A portare il saluto del governatore lucano Vito Bardi e del governo regionale, l’assessore Cosimo Latronico, che ha ricordato come il Beato Domenico Lentini sia stato “una grazia speciale per la Chiesa di Lauria e per la Basilicata, testimone di lode, di carità e di speranza per i lucani del XVIII e XIX secolo, un tempo di privazioni in cui seppe educare alla carità ed alla speranza i suoi contemporanei con l’esempio e la testimonianza che ancora suscita tanta devozione”.