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Potenza, sindacati mobilitati contro la crisi della Logistica a Melfi

 
Redazione online

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Potenza, sindacati mobilitati contro la crisi della Logistica a Melfi

Lo stabilimento produttivo Stellantis di Melfi

Gli attivi unitari convocati il 5 settembre sotto la sede della Regione. Per la Uilm è una «falsa ripartenza»

Venerdì 02 Settembre 2022, 11:05

13:16

POTENZA - Sindacati mobilitati per superare la crisi della Logistica. Gli attivi unitari delle sigle sindacali del settore metalmeccanico, trasporti e logistica sono stati convocati per il prossimo 5 settembre, dalle ore, 10 davanti alla sede della Regione Basilicata, a Potenza: è quanto annunciato in una nota congiunta delle organizzazioni dei lavoratori «alla luce della crisi che sta investendo i lavoratori dell’area industriale di Melfi (Potenza), in particolare quelli della logistica, a causa dalle scelte industriali di Stellantis».

I sindacati, chiedendo «il sostegno, con atti concreti, della politica nazionale e regionale», hanno considerato esigenza primaria «l'istituzione di un tavolo sull'automotive insieme a un tavolo tecnico di lavoro» e, considerato il prossimo incontro che il governatore Bardi terrà con i vertici europei di Stellantis, hanno ribadito la necessità di costituire «un coordinamento dei presidenti delle Regioni coinvolte dalla crisi del settore (Puglia, Campania, Molise, Abruzzo)».

«Questi interventi - è scritto nel comunicato congiunto - possono creare le giuste condizioni per scongiurare il prosieguo della strategia industriale di Stellantis e per acquisire da Stellantis l’impegno per nuovi investimenti e nuove opportunità per ricollocare i lavoratori in esubero e garantire i livelli occupazionali».

Per il segretario regionale della Basilicata della Uilm, Marco Lomio, lo stabilimento Stellantis di Melfi avrà una «falsa ripartenza». «Dopo la pausa estiva era prevista la partenza produttiva per lo stabilimento di Melfi il giorno 29 agosto, ma purtroppo - ha evidenziato il rappresentante sindacale - a causa di ritardi questo è avvenuto solo per due turni di lavoro. È di ieri sera l'ulteriore comunicazione di Stellantis che prevede una ripartenza, non ancora confermata, graduale a partire dall’8 settembre, questo dovuto a problemi derivanti dai nuovi impianti sull'unità lastratura».

Per la Uilm, «sicuramente la messa in opera di nuovi investimenti, propedeutici alla produzione delle nuove vetture elettriche a partire dal 2024, è una cosa positiva ma nel contempo siamo molto preoccupati perché una fase cosi delicata, che ha visto per il 2022 pochissime giornate di lavoro legate alla carenza di semiconduttori, impone uno sforzo affinché la programmazione anche delle attività legate ai nuovi investimenti sia chiara perché il salario dei lavoratori ormai è allo stremo. Auspichiamo che si faccia ogni sforzo possibile affinché - ha concluso Lomio - si possa dare un minimo di giornate di lavoro ai lavoratori dell’area industriale di Melfi».

Fiom: "A Melfi non solo mancanza di forniture"

«La ripartenza produttiva dello stabilimento di Melfi è rimandata a dopo l’8 settembre e senza certezze su cosa succederà dopo. Questa volta non è un problema di mancanza di componenti ma la mancanza di organizzazione da parte della direzione aziendale sui lavori di aggiornamento del reparto lastratura che dovevano essere completati prima della ripresa». Lo affermano Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Gaetano Ricotta, segretario generale Fiom-Cgil Basilicata.
«Ad aumentare le preoccupazioni è che ad oggi non è chiara la programmazione dei lavori - spiegano Marinelli e Ricotta - e quindi quando avverrà e in quale modo la reale ripartenza della produzione. Inoltre, malgrado sia stato più volte richiesto, non è noto al momento l’impatto che le modifiche avranno in termini di addetti alla lastratura. Una situazione molto grave che peggiorerà ulteriormente sulle condizioni complessive delle lavoratrici e lavoratori. Lunedì ci sarà un attivo unitario della componentistica davanti alla Regione Basilicata. Le istituzioni devono farsi carico della situazione, chiamare alla responsabilità Stellantis per dare risposte concrete ai lavoratori del settore. In assenza di risposte proseguiranno le iniziative che dovranno coinvolgere tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’area industriale di Melfi».

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