Potenza - Operazione antidroga «Idra»: 13 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari sono state eseguite dai carabinieri, coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Potenza. Il gip del capoluogo lucano ha disposto anche otto obblighi di dimora e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini, cominciate circa due anni fa, hanno riguardato lo spaccio di droga nel centro storico di Potenza e in alcuni comuni della Val d’Agri, gestito «da un gruppo criminale, di matrice etnica», di cui fanno parte persone di origine gambiana e nigeriana.
Gli investigatori hanno inoltre ricostruito «un'articolata rete - è spiegato in un comunicato firmato dal Procuratore distrettuale, Francesco Curcio - di spacciatori al dettaglio, di nazionalità italiana, che, seppure non legati tra loro da vincoli associativi, agivano in costante raccordo e con modalità di tipo mutualistico».
Sei indagati «risultano irreperibili». Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le persone coinvolte nell'operazione «Idra» fanno parte «di un sodalizio criminale di matrice etnica, di origini gambiane e nigeriane, con base - scrivono dall'Arma - nel centro abitato del capoluogo lucano e propaggini nei comuni della Val d'Agri dove agiva anche un'articolata rete di spacciatori al dettaglio di nazionalità italiana».
In totale, tra le province di Potenza, Como, Latina, Pordenone, Salerno e Viterbo, stamani hanno operato circa cento militari del Comando provinciale di Potenza, con la collaborazione delle Compagnie di Latina, Como, Spilimbergo (Pordenone), Ronciglione (Viterbo) e Sala Consilina (Salerno).