Stavolta la riunione dell’Osservatorio regionale lavori pubblici, si è conclusa con una fumata bianca. E’ stata la stessa Donatella Merra, assessore regionale alle infrastrutture, ad annunciare il «via libera al progetto esecutivo delle infrastrutture del Distretto G». E ancora, l’annuncio da parte del Consorzio di bonifica «dell’avvio di gare per l’ammodernamento di impianti idrici per 50 milioni di euro» e la firma di un protocollo «per garantire l’utilizzo di manodopera e forniture unicamente lucane».
Quella del distretto «G» è una storia infinita inserita nel piano di completamento dello schema irriguo Basento-Bradano. «Finalmente - ha detto la Merra - è arrivata la validazione del progetto distretto G, che al momento è all’attenzione del Cipe. Riteniamo, quindi, che nel 2021 potremo vedere finalmente la luce di questo fondamentale cantiere».
«Per quanto riguarda l’occupazione - ha continuato la Merra - l’intenzione quella di promuovere un protocollo d’intesa che sarà sottoscritto tra le associazioni di categoria e le imprese, affinché nei nostri cantieri lavorino cittadini lucani. Riteniamo fondamentale - ha messo in chiaro - creare condizioni di sviluppo su e per il territorio. Le imprese non solo dovranno assicurare l’impiego di manodopera lucana, ma dovranno anche rivolgersi ad aziende lucane per tutta la filiera di cantiere».
La giornata di ieri si era aperta con i sindacati di categoria del settore delle costruzioni Feneall Uil, Filca Cisl e Fillea-Cgil che hanno consegnato alla Regione Basilicata una scheda riassuntiva che contiene una serie di priorità che riguardano il sistema infrastrutturale lucano. «Un settore che annaspa - hanno detto - e che per uscire dalle secche ha bisogno di una decisa sterzata».
La consegna da parte dei segretari regionali Carmine Lombardi, Michele La Torre e Michele Palma, è avvenuta nel corso della riunione dell’Osservatorio lavori pubblici.
«Più volte - hanno detto i tre segretari- siamo stati invitati dal governo regionale a produrre dei documenti sulle opere da attenzionare nel nostro territorio. Ora l’abbiamo fatto e bisogna far presto. Perchè il settore delle costruzioni dal 2008 ha perso migliaia di posto di lavoro e da allora non si è più ripreso».
Spesso, aggiungono- Lombardi, La Torre e Palma -abbiamo sottolineato quelle che avrebbero rappresentare delle opportunità che potevano da un lato rilanciare lo sviluppo di alcune aree e dall’altro sostenere il del comparto edilizio. A tal proposito la scheda che abbiamo consegnato riassume alcune nostre proposte utili alla crescita».