La sesta sezione penale della Corte di Cassazione (presidente Giorgio Fidelbo) ha annullato, con il rinvio ad altra sezione della Corte d’Assise d’appello di Salerno, la condanna a 30 anni di reclusione per Donato Prota, imputato per l’omicidio di Bruno Cassotta, ucciso l’1 ottobre 2008 a Rionero in Vulture (Potenza) nell’ambito della lotta tra clan mafiosi operanti nel Vulture-Melfese. La notizia dell’annullamento della condanna è stata resa nota all’ANSA dall’avvocato Giuseppe Colucci che difende Prota insieme all’avvocato Giovanni Aricò.
Il 28 febbraio 2018 la seconda sezione penale della Corte di Cassazione (presidente Piercamillo Davigo) aveva invece annullato la condanna all’ergastolo emessa il 24 febbraio 2016 dalla Corte d’Assise d’Appello nei confronti di Prota che, in primo grado, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, era stato assolto.