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Sanità
Antonella Inciso
11 Agosto 2019
POTENZA - Una mannaia, che si abbatte sulla sanità e sulle prestazioni che dovranno essere erogate. Una mannaia che arriva dopo che anche la Basilicata si è dovuta adeguare alla nuova ripartizione del Fondo sanitario nazionale decisa nel corso della Conferenza Stato - Regioni.
La Basilicata deve tagliare i finanziamenti per il settore sanitario di oltre 11 milioni di euro. Il dato emerge dalla delibera sulla sesta variazione di bilancio approvata dalla Giunta regionale solo pochi giorni fa. Una delibera sostanziosa in cui il governo regionale di Centrodestra ridisegna le poste economiche per numerose voci, tra cui appunto quelle destinate ai servizi sanitari. Il taglio complessivo è di 11 milioni 457mila 232,43 euro (considerato che nel 2018 lo stanziamento previsto per il comparto era di un miliardo 165mila 650,43 euro) ma sono alcune voci ad avere un impatto complessivamente molto più pesante. È il caso dei Livelli essenziali di assistenza che per il funzionamento e l’erogazione si sono trovati di fronte ad una contrazione, rispetto alla previsione iniziale di oltre 26 milioni di euro (per la precisione 26 milioni 524mila 659 euro). Una cifra sostanziosa se si considera che i Lea rappresentano la voce portate dei costi sanitari, tanto che lo stanziamento complessivo è di 873 milioni 296 mila 250, 53 euro e rappresenta il capitolo più importante dell’intero comparto economico della materia sanitaria.
Chiarita la cifra resta da capire come i tagli influiranno sulle prestazioni e sui servizi dei diversi presidi ospedalieri lucani. Le scelte, però, al momento non ci sono. Bisogna attendere il passaggio in Consiglio regionale e l’approvazione della relativa variazione per comprendere l’impatto sui servizi. Per ora restano i conti. I freddi conti, anche quelli che confermano la scelta dei lucani di curarsi sempre di più fuori regione. Già perché spulciando le cifre della variazione di bilancio ad emergere è proprio l’aumento dei fondi messi a disposizione per la mobilità extra regionale. In tutto oltre 13 milioni di euro in più rispetto allo stanziamento iniziale di 99 milioni 157mila 321 euro. Per la mobilità extra regionale, dunque, la spesa è schizzata a 112 milioni 404mila 70 euro, confermando il trend che vede i lucani scegliere di curarsi fuori regione.
Nel contempo, però, ad essere ridotti sono i pazienti di fuori regione che scelgono le strutture lucane per le prestazioni sanitarie. Indicazione che ha spinto il Dipartimento Sanità a ridurre di oltre dieci milioni di euro la voce sulla migrazione sanitaria. In particolare, rispetto ai 67 milioni 638mila 697 euro che erano stati previsti di incasso da parte delle altre Regioni per la cura dei loro pazienti in Basilicata è stato decisa una riduzione di 10 milioni 362mila 337 euro. Una scelta che peserà non poco sui conti sanitari lucani poiché lo sbilanciamento complessivo dei conti, tra chi si cura qui e chi va fuori, è di 23 milioni di euro.
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