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Nel centro storico
25 Luglio 2019
foto Tony Vece
Finestre sigillate con il nastro adesivo, pavimenti divelti, spazi che mancano, niente aria condizionata. Sono questi alcuni dei problemi che emergono in un esposto- denuncia alla Procura della Repubblica firmato dalle Rsu dell’Inps di Potenza e delle agenzie di Melfi e Lagonegro.
Problemi rispetto ai quali, secondo quanto denuncialo le Rsu, la direzione regionale dell’Istituto non avrebbe preso adeguati provvedimenti. Di qui la dichiarazione dello stato di agitazione e l’esposto inviato, oltre che alla Procura della Repubblica, anche al direttore dell’unità operativa di medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asp di Potenza.
«I lavoratori - è scritto nell’esposto - non possono più accettare di continuare a vivere in spazi ridotti ancor più limitati per l’arrivo dei nuovi assunti e non possono più tollerare che sia proprio la Direzione Centrale a porre ulteriori difficoltà tecnico-burocratiche per la conculsione dei lavori di ristrutturazione. A tal proposito fa riflettere quanto sostenuto dalla stessa Direttrice Regionale circa la scelta di aver divelto i pavimenti dal secondo e terzo piano senza alcuna effettiva impellenza, peraltro contemporaneamente, aprendo dei cantieri senza alcun successivo intervento e procurando obiettivi danni se non erariali, sicuramente alla logistica e alla sicurezza della sede».
La posizione dei lavoratori è stata ribadita in due assemblee, una il 25 giugno e una l’otto luglio scorso, dalle quali emergono «situazioni di reale pericolo» per i lavoratori e viene denunciata la mancanza di interventi tempestivi da parte dell’azienda. «Si segnala - è scritto nel verbale di assemblea - la decisione di sigillare le finestre con nastro adesivo e di apporre i cartelli di divieto di apertura anziché provvedere prontamente alla loro riparazione, indispensabile soprattutto nel periodo estivo. E l’aggravante è rappresentata dal fatto che alcuni di questi cartelli sono stati affissi già da diversi anni. Inoltre è necessario considerare la carenza di climatizzatori, sia in sede provinciale che nelle agenzie. Situazione questa che non consente ai dipendenti di lavorare in condizioni dignitose, arrecando notevole disagio o addirittura malessere per le elevate temperature».
Di qui la decisione presa dall’assemblea di mantenere lo stato di agitazione poiché «ritengono che le risposte fornite dalla Direttrice Regionale sono insoddisfacenti perché, al di là dell’elencazione degli interventi effettuati, non è stata fornita alcuna indicazione precisa sui tempi ancora occorrenti sia per la ripresa dei lavori di ristrutturazione della sede provinciale di via Pretoria a Potenza, che sui tempi necessari per il trasferimento dell’agenzia di Melfi nei locali dell’Inail».
Di qui la richiesta delle Rsu aziendali a nome di tutti i lavoratori alla Procura della Repubblica e al direttore di Medicina e Sicurezza sul lavoro di «disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti, valutando gli eventuali profili di di illiceità amministrativa/penale degli stessi».
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