«Una decisione clamorosa ed inattesa». Questo il commento in casa melandrina dopo la notizia arrivata nel pomeriggio di ieri della penalizzazione inflitta all’Az Picerno. La formazione rossoblù torna in serie D. Almeno fino a domani pomeriggio. La terza sezione della Corte sportiva d’appello nazionale della Figc ha infatti inflitto al club lucano 3 punti di penalizzazione in classifica, modificando la decisione del giudice sportivo su ricorso del Taranto.
La sanzione si aggiunge alla multa e alla squalifica per un turno del campo dell’Az Picerno, costretto domani a disputare l’ultima partita casalinga del campionato (con il Bitonto) a porte chiuse al «P. Corona» di Rionero in Vulture. Ridotta da tre a due giornate, invece, la squalifica al giocatore del Taranto Antonio Croce, espulso nel concitato intervallo dello scontro diretto di Picerno, quando lo stesso Croce e due compagni di squadra (Favetta e Manzo) erano stati colpiti da uno steward munito di tirapugni.
Un autentico colpo di scena, per una realtà e una comunità ancora ebbri di gioia per il salto di categoria. «Non ci aspettavamo assolutamente una notizia del genere. Penalizzarci così, per quello che è successo nell’intervallo di Picerno-Taranto, ci sembra esagerato. Ora ci servirà un punto con il Bitonto per riprenderci la Serie C», il commento di Enzo Mitro, direttore generale dell’Az Picerno. Il Cerignola infatti è a soli tre punti e dunque in teoria può riaprire i giochi e sperare nello spareggio.
Così, l’Az Picerno ora insegue un nuovo singolare record: diventare la prima squadra a festeggiare la promozione in serie C per due volte in venti giorni. Stavolta, però, con il presidente Donato Curcio in tribuna. In meno di 48 ore, mister Giacomarro deve cercare di ricaricare la squadra per un ultimo, inatteso sforzo. Evitando che la rabbia per la penalizzazione prevalga sul giudizio e sulla lucidità.
Ora però arriva la reazione dei giocatori della squadra lucana, che rappresenta un paese di 5.800 abitanti, che tramite l'Assocalciatori hanno diffuso un comunicato in cui si definiscono «amareggiati e delusi per la penalizzazione ricevuta in merito alla partita con il Taranto. Quanto accaduto (assolutamente da condannare), non riguarda però in alcun modo noi o la nostra prestazione sportiva e quanto conquistato sul campo. La decisione presa non incide infatti solo sul risultato della partita ma rischia di vanificare il lavoro di una stagione ed andrebbe solo a beneficio di una terza squadra (il Cerignola n.d.r.) che non è stata coinvolta nell’episodio. Probabilmente questa decisione potrebbe creare anche un precedente rischiosissimo per il nostro mondo». «È assurdo che per avere il riconoscimento di quanto già abbiamo fatto durante il campionato ci troviamo obbligati a conquistare ancora un punto in classifica - continua la nota - giocando per giunta su campo neutro, e per di più digerire una sentenza a soli due giorni da quello che doveva essere una giornata di festa».