“I dati di Potenza confermano un trend nazionale. I prezzi non scendono, ma i consumi sì. Le famiglie si adattano, rinunciano, si arrangiano. Ma non basta più. La stabilità apparente dei prezzi nasconde una realtà fatta di rinunce, sacrifici e strategie di sopravvivenza quotidiana”. E’ quanto denuncia Federconsumatori Basilicata mettendo in luce l’aumento dei prezzo ed il calo di fiducia dei consumatori che si registra, soprattutto, nel capoluogo. In particolare, i rappresentanti di Federconsumatori Basilicata partendo dall’ultimo allarme lanciato dall’Istat secondo cui “il clima di opinione dei consumatori è sceso da 97,6 a 95 (con un peggioramento sia del clima economico, passato da 99,3 a 96,5, sia di quello personale, passato da 97 a 94,5) evidenziano come nel capoluogo sia “il mercato rionale lo specchio della crisi”. Una condizione che si sostanzia in alcuni esempi concreti messi in luce dal Garante per la sorveglianza dei prezzi che ha pubblicato i dati del monitoraggio sperimentale sui mercati rionali di Potenza. “I risultati confermano quanto già denunciato: l’inflazione alimentare continua a colpire duramente. Ortaggi e frutta sono su prezzi stabili, ma su livelli insostenibili” sottolinea Federconsumatori Basilicata che spiega che, ad esempio, “le carote restano a 1,55 euro al chilogrammo con punte di 2 euro al chilo” mentre le melanzane calano dell’11,1%, ma restano care”. Ad aumentare le zucchine mentre tra i frutti le

⁠le angurie sono calate del 7,1%”. In crescita anche i costi della carne, del pesce e dei formaggi con lo scamone di vitello salito del +6,5% in un mese, il branzino del +9,4%, le cozze italiane del +9%, il ⁠parmigiano reggiano dello 0,7%. “Anche i prodotti stabili, come mozzarella di bufala e fiordilatte restano su livelli proibitivi per molte famiglie” aggiunge Federconsumatori. Insomma, una situazione complessa dal punto di vista dei prezzi che porta ad una inevitabile contrazione dei consumi, con le famiglie che provano ad andare avanti come possono in una città che – come anche evidenziato dall’ultimo Rapporto della Caritas - ha visto aumentare di circa il 10 per cento la percentuale di poveri in città in un solo anno. “La stabilità apparente dei prezzi nasconde una realtà fatta di rinunce, sacrifici e strategie di sopravvivenza quotidiana” ripete ancora l’associazione dei consumatori che sollecita “misure strutturali”, a cominciare da quelle che sono previste nella Manovra finanziaria. “È necessario un intervento deciso e immediato da parte del Governo per arginare questa situazione e dare risposte ai cittadini. Purtroppo, non troviamo traccia in manovra in questa direzione” fa sapere l’associazione attraverso il presidente regionale Michele Catalano . “La fiducia si riconquista con la giustizia sociale La fiducia dei consumatori non si recupera con bonus una tantum o misure spot. Serve una visione strutturale, capace di restituire dignità al lavoro, stabilità ai consumi, fiducia ai cittadini” viene ancora evidenziato dall’associazione di consumatori. E mentre i prezzi dei beni alimentari crescono ed i consumi si riducono i commercianti attendono di capire l’andamento delle vendite nel periodo natalizio. Questo mentre la Regione, con una delibera di Giunta, ha fissato l’avvio dei saldi invernali dal 3 gennaio.