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Cinque le aree di interventi, 230 i mln

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Martedì 17 Maggio 2016, 20:34

BARI - Non «un libro dei sogni», ma il risultato di un «sistema complesso di opere e interventi che sono il frutto del lavoro e della riflessione condivisa da 41 comuni». E’ questo, per il sindaco, Antonio Decaro, il Patto per lo sviluppo della città metropolitana di Bari firmato oggi con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi alla presenza dei sindaci dell’area, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. «Questo patto non è solo un elenco di opere - ha ribadito Renzi - ma è come se ciascuno di noi dicesse che vuole mettere un tassello per tornare a essere grandi in Europa».

Il patto per Bari prevede investimenti per 230 milioni per i 41 comuni dell’area a che possono essere raggruppati in cinque aree di intervento.

SERVIZI AI CITTADINI: miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale all’interno e tra i Comuni con l’acquisto di nuovi bus e realizzazione di corsie protette e di fermate attrezzate. Estensione a tutta l’aera dell’Agenzia sociale della casa per fronteggiare l’emergenza abitativa ed estensione del job center 'Porta futurò, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Attivazione di un sistema informativo integrato per l’erogazione di servizi ai cittadini che potranno ottenere da casa certificati anagrafici.

SERVIZI ALLE AZIENDE: Estensione ai comuni del SIT - sistema informativo territoriale, già partito a Bari e che consente, ad esempio di ottenere certificazioni catastali in tempo reale. Servizi a sostegno delle aziende come lo Sportello unico per l'edilizia e lo Sportello unico per le attività produttive online.

INFRASTRUTTURE: realizzazione della Camionabile che collegherà il porto di Bari con l’area di sviluppo industriale, l'interporto, la statale 16 e l’autostrada. Realizzazione della 'Poligonalè che collega l’aeroporto alla direttrice per Matera, capitale europea della Cultura 2019, attraversando il parco dell’alta Murgia, gli ipogei di Gravina e la terra delle orme dei dinosauri di Altamura e verso la Valle d’Itria, creando una rete tra i beni culturali e le zone a rilevanza paesaggistica.

TURISMO E CULTURA: «Nella regione che ha avuto il maggior trend di crescita del Paese tanto da essere la regione italiana più visitata su Google», ha detto Decaro, sono stati previsti interventi a rete sul waterfront da Molfetta a Monopoli; per la valorizzazione del paesaggio rurale con la realizzazione di percorsi naturalistici dei parchi e in Valle d’Itria, cicloturismo, recupero di ipogei e chiese rupestri. C'è poi la Guest Card della terra di Bari con la messa in rete di tutti gli attrattori culturali, musei, chiese, monumenti con gli allestimenti e le biglietterie integrate, la cartellonistica, le audio-guide e le app che si possono scaricare sul cellulare.

PROGETTAZIONE: è l’ultima area di intervento cui sono stati destinati 5 milioni di euro come fondo di rotazione «che permetterà ai Comuni - ha spiegato Decaro - di predisporre un parco progetti metropolitano di qualità da candidare ad ulteriori misure di finanziamento». Il primo tra questi progetti, ha sottolineato il sindaco, che è già indicato nel patto, riguarda il Polo della Giustizia di Bari. «Un progetto imponente - ha detto Decaro - che sappiamo avrà bisogno di un finanziamento specifico da parte del Ministero».

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