
«Cambio per stress nervoso? No, è stata una scelta tecnica», ha però detto il tecnico dei siciliani Delio Rossi, provando a ridurre il caso senza poter negare che per Miccoli «quella contro il Lecce non sia una partita come le altre» e che nello spogliatoio l’attaccante se ne stesse contrito in un angolo. Romanticismo, la parola poi usata da Rossi, anche lui ex nella sfida ai salentini. Nonostante la roboante vittoria esterna, Rossi ha mostrato la solita flemma nell’affrontare telecamere e taccuini.
«Era una partita dalle mille variabili. La stanchezza per gli impegni ravvicinati, il romanticismo che accompagnava la gara, gli infortuni che avevamo. Era necessario – dice – saper gestire bene le cose. Nel primo tempo abbiamo giocato con la difesa rabberciata, anche se in questo reparto non saremo mai impenetrabili. Poi nella ripresa abbiamo giocato venti minuti da Palermo ed abbiamo fatta nostra la partita. Le qualità ci sono, ma talvolta ci perdiamo e ci specchiamò un po' troppo».
Normale che il discorso scivoli sulla vicenda Miccoli. Il capitano, salentino doc, segna lo splendido pareggio su punizione, non esulta e nella ripresa resta negli spogliatoi. Troppo forte, forse, lo sconforto per la rete realizzata alla squadra della sua città, per una gara che per lui ha da sempre rappresentato una sfida da libro 'Cuore'. Delio Rossi vuole però sgombrare il campo da qualsiasi vena romantica, e giustifica il cambio. «Si è trattato – dice – di un cambio puramente tecnico. L’ho visto un po' fermo nel primo tempo e ho deciso di cambiarlo. Avevo l’ok dai medici per Hernandez per mandarlo in campo per quindici minuti. Mi sono assunto la responsabilità di farlo da subito e l’ho schierato subito in campo».

Gli fanno presente che, mentre scendeva il tunnel degli spogliatoi, Miccoli sfilava la fascia di capitano, segno di una sua resa nel secondo tempo. Rossi ribadisce: «Normale che per lui non fosse una gara facile, lo sapevo anche perchè conosco troppo bene Fabrizio. Nell’intervallo l’ho visto in un angolo dello spogliatoio, e mi è sembrato quasi contrito. Lui non mi ha detto o chiesto nulla. Gli comunicavo la mia decisione, lui la ha accettata: anche se nel suo intimo, forse, l’ha approvata di malavoglià.
A fine gara di Miccoli nemmeno l’ombra. Sul pullman rosanero che lascia lo stadio lui non c'è. Una vittoria che lancia i rosanero in una posizione di classifica davvero appetibile, ma Delio Rossi veste i panni del pompiere. «Dobbiamo costruirci il futuro partita dopo partita. Ora non pensiamo alla classifica. L'unica certezza è che oggi, con questa vittoria, siamo salvi». Sul fronte opposto il tecnico del Lecce Luigi De Canio tende a sottolineare che «la disattenzione in occasione del pareggio di Pastore ha segnato un evidente calo di tensione nella squadra. Ci siamo disuniti troppo, non riuscendo a reagire come avremmo dovuto. Il Palermo ne ha approfittato grazie anche alle giocate di qualità dei suoi uomini. Senza nulla togliere al valore degli avversari, noi ci abbiamo messo del nostro in questa sconfitta».