Gli hanno dato il nome di «kit Marconi» perché la scuola tecnica frequentata anni fa da Domenico Bove, Giovanni Guaragno e Francesco Squillace, in piazza Carlo Poerio, è dedicata all’inventore della radio.
Bove, Guaragno e Squillace hanno lavorato sodo nei giorni della quarantena nazionale, tra marzo e aprile, durante il lockdown. A spronarli lo spirito dei compagni di classe ritrovatisi intorno all’idea di uno strumento per la ventilazione non invasiva in fase di biocontenimento: il nome per esteso è «Kit raccordo c-pap Marconi». L’esigenza è nata dal confronto con realtà come il Policlinico e l’ospedale pediatrico «Giovanni XXIII» e con i bisogni di pazienti, medici e operatori sanitari interessati dalle procedure di soccorso.
Lo strumento messo a punto dai tre tecnici è una valvola da applicare alle maschere di sicurezza, quelle usate dai vigili del fuoco, dal personale sanitario per particolari operazioni di soccorso o, sui luoghi di lavoro, dai carrozzieri per la verniciatura delle auto. «Nel caso di soccorso ai pazienti affetti da covid» spiega Francesco Squillace «la maschera sarebbe applicata agli ammalati in crisi respiratoria, fino all’arrivo in ospedale. Si mitigherebbero così gli effetti di quella fame d’aria che scatena il panico ed è una delle manifestazioni acute della malattia, garantendo allo stesso tempo la sicurezza del personale sanitario». La valvola, infatti, filtrerebbe il respiro del paziente bloccando le cosiddette droplet, le goccioline del respiro vettrici del virus.
Il «kit Marconi» si presenta come un cilindro con una serie di piccoli tubi. Si attacca alla maschera e si collega con il serbatoio di ossigeno. «Le ambulanze del 118 sono dotate di quelle maschere e l’utilizzo della valvola per la ventilazione in biocontenimento – ripete Squillace – permetterebbe di migliorare le condizioni dell’ammalato soccorso senza rischi dagli operatori». Il kit, spiega ancora Squillace, «è composto di un materiale particolare. Si tratta di un polimero tecnico che può essere disinfettato e quindi riutilizzato». Il kit è in attesa di essere brevettato perché l’istanza è stata presentata all’Ufficio nazionale. D’altro canto è già considerato dispositivo medico dal ministero della Salute. «Insieme a Domenico Bove e Giovanni Guaragno – aggiunge Squillace – abbiamo pensato a questo dispositivo come a un valido aiuto per i paesi in via di sviluppo. Il kit consentirebbe di renderli autonomi nell’effettuazione della ventilazione non invasiva in fase di covid 19».
La valvola non è ancora disponibile. La sua produzione e distribuzione, sottolineano gli ideatori, è senza fini di lucro. «Le prime produzioni – ricordano i tre tecnici – saranno immediatamente disposte, ovviamente gratuitamente, a vantaggio delle autorità sanitarie e di protezione civile locale e nazionale, ma anche dei Paesi che volessero farne richiesta».
Tecnicamente il kit viene realizzato modellando attraverso macchine fresatrici le barre di polimero tecnico, materia prima della produzione. Per la fase operativa, Squillace, Bove e Guaragno hanno coinvolto la sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica di Confindustria. «Il presidente Cesare Pierpaolo De Palma – scrivono i tre inventori baresi – si è attivato subito riservandosi di studiare rapidamente la messa a punto di una strategia di produzione diffusa tra le aziende del territorio che potranno contribuire alla produzione benefica e umanitaria del kit». Insieme agli industriali, Squillace, Bove e Guaragno si sono rivolti al mondo della scuola perché gli studenti delle scuole tecniche possano acquisire quelle competenze tecniche – attraverso la produzione dei kit – necessarie per l’ingresso nel mondo del lavoro. Così l’associazione scientifico-culturale Seris, presieduta dallo stesso Francesco Squillace, ha firmato una convenzione con l’istituto di istruzione secondaria «Volta-De Gemmis» di Bitonto.
Intanto per finanziare l’acquisto delle barre di polimero, la Seris ha lanciato una raccolta fondi attraverso la vendita delle copie di un libro (il romanzo «Capovolto» di Alessandro Strato) che la stessa associazione ha recentemente pubblicato.