ROCCANOVA - «Vendere i giornali è una missione di vita che continuerò a fare finché avrò gli occhi aperti». E’ la volontà di Pasquale Arcomano espressa in un’intervista nel novembre del 2018 in occasione del centenario della storica edicola di Roccanova che è la più antica della Basilicata.
Lo stesso che oggi, a 90 anni ed in piena emergenza sanitaria per il Coronavirus, è sempre lì ad aspettare i lettori davanti alla porta del negozio in Piazza del Popolo. «Sì perché questo è un servizio essenziale», ci dice dandoci il buongiorno e continuando a vendere i quotidiani così come ha fatto per una vita, insieme al fratello Peppino scomparso sette anni fa, e come faceva ancor prima il padre Vincenzo sin da quando nel novembre 1918, alla fine della prima guerra mondiale, alla barberia affiancò anche la vendita di libri e dei primi giornali che arrivavano da Montesano scalo nel Salernitano, grazie alla presenza già dal 1911 del servizio di trasporto pubblico (il famoso postale).
Ben presto divenne un punto di riferimento anche per altri comuni vicini privi di servizi di vendita della carta stampata, mentre per Roccanova l’edicola Arcomano cominciò sin da subito ad essere un riferimento culturale quotidiano capace di svolgere un ruolo di grande valore sociale che oggi ha superato il secolo di vita e che è da prendere ad esempio in un momento in cui si registra una continua «moria» di edicole e con la Basilicata che in dieci anni ne ha perso oltre il 40%. Ma questa di Roccanova resiste pur se la vendita dei quotidiani si è ridotta a meno di 15 copie giornaliere. Molto lontana dalle circa 40 copie che si acquistavano negli anni ’80 quando gli abitanti erano oltre 2000, scesi oggi a meno di 1500. Certo però che da oltre un secolo questa edicola ha saputo rispecchiare il panorama editoriale italiano. Con Il Giorno, Il Giornale d’Italia e Il Mattino di Napoli tra i primi giornali a fare la comparsa tra i quotidiani. Dopo la parentesi fascista che abolì tutti quei giornali non allineati con il regime, ci fu una rinascita e nell’edicola Arcomano arrivarono oltre quelli più strettamente politici quali L’Unità, il Popolo, l’Avanti, la Voce Repubblicana, la Voce di Napoli, anche Il Tempo, La Stampa, Il Roma, il Messaggero, il Corriere della Sera, la Repubblica, La Gazzetta del Mezzogiorno. Oggi proprio il nostro giornale, con questo nome dal 1928 ma nato nel 1887 come Corriere delle Puglie al quale si affiancò 35 anni dopo La Gazzetta di Puglia, resta il più venduto nell’edicola di Roccanova nell’edizione La Gazzetta di Basilicata.