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In Giappone piace la biodiversità dei presìdi Slow Food della Puglia

 
Antonella Millarte

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Antonella Millarte

POMODORO REGINA - A Torre Canne

POMODORO REGINA - A Torre Canne

Domenica 12 Agosto 2018, 17:41

La biodiversità della Puglia è una grande risorsa del territorio, tanto da attirare l’attenzione delle Nazioni Unite e, in particolare, della FAO (Organizzazione Unite per l'alimentazione e l'agricoltura).

Lo ha potuto constatare di persona Kae Sekine, docente giapponese della Aichi Gakun University e inviata esperta della FAO che nei giorni scorsi ha visitato la Puglia, con una missione organizzata da CIA (Confederazione Agricoltori Italiani) e Cia della Puglia.
L’esperta giapponese sta studiando quanto incidano, sul mercato e sulla qualità del cibo, i presìdi Slow Food e la crescita del biologico.

Ha fatto tappa in due presìdi Slow Food: in quello a Torre Canne, frazione di Fasano nel brindisino, dove si coltiva il pomodoro Regina, e nel foggiano a Manfredonia e Monte Sant’Angelo, dove ha gustato e compreso il sistema produttivo del caciocavallo podolico del Gargano.

Kae Sekine a conclusione del tour ha potuto assaporare i nostri sapori tipici come la cialledda, le friselline con pomodoro, le fave con i peperoni al sugo, la pizza con i fichi e le orecchiette.

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