MATERA - Offrire una opportunità in più per conoscere la città. Un’occasione perché si possa approfondire il rapporto che c’è tra l’una e l’altra parte della Murgia, divise dal torrente Gravina. Quella dell’altipiano che si allarga verso la Puglia con l’area protetta, cioè il Parco naturalistico, e l’altra con i rioni Sassi e i suoi abitanti. Il visitatore, che non per forza debba essere forestiero, può così fare una conoscenza più intima di quei luoghi, entrando in contatto con la comunità che ha deciso di risiedere in quel contesto urbano unico e particolare, quanto fragile e lontanissimo da qualsivoglia massificazione del turismo.
A mettere in relazione ambiente murgiano e gli antichi quartieri scavati nel tufo, è l’iniziativa «Il trekking fatto in Casa - Case ospitanti nei Sassi di Matera», che da ben otto edizioni è un appuntamento fisso di ogni 30 dicembre. Le porte delle abitazioni si aprono per accogliere il pubblico curioso con piccole esibizioni e artisti e esposizioni. Tante case per altrettante tappe di un itinerario che, grazie alla disponibilità di privati cittadini, definiti dagli organizzatori «donatori di case», fanno sì che si possa permettere di infilarsi nell’intrico di vie e vicoli dei Sassi, così da coglierne aspetti nuovi o inattesi, e venire poi accolti nei salotti per i microeventi che, dalle durata massima di 15 minuti, e che si ripetono ogni 30 minuti, vengono proposti nell’arco di tempo dalle 18 sino alle 22.
Il prossimo venerdì 30 novembre sono ben dieci le dimore che apriranno le porte all’iniziativa. Tra questi...