POTENZA - Nascerà a Matera, che nel 2019 è stata Capitale europea della Cultura, il primo Centro interdipartimentale (Cid) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), con il coinvolgimento di quattro dipartimenti: «Ingegneria Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti» (Diitet), «Scienze umane patrimonio culturale» (Dsu), «Scienze fisiche e tecnologie della materia» (Dstfm), e «Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente» (Dstta). A coordinare il Cid sarà la dirigente di ricerca Gelsomina Pappalardo.
«Il Centro interdipartimentale di Matera - ha evidenziato il presidente del Cnr, Massimo Inguscio - nasce perché il Centro ha individuato in Matera un luogo importante, e per certi aspetti unico, dove portare le proprie competenze scientifiche e tecnologiche, mettendole al servizio di un progetto di innovazione della città basato sulle tecnologie emergenti e sulle loro applicazioni che contribuisce a rendere Matera un esempio straordinario di storia e innovazione».
Secondo il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, «la decisione del Cnr dà lustro e accresce il ruolo della città nel settore dell’innovazione tecnologica. Ringrazio il Presidente Inguscio per aver riconosciuto questa significativa e specifica missione della città». Oltre a questo progetto, il Cnr «sarà impegnato, con il Comune di Matera, anche sul versante dello sviluppo di nuove forme per il controllo della accessibilità urbana, sul monitoraggio ambientale in relazione al bacino idrico del torrente Gravina e delle problematiche ad esso connesse».