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Diritti civili l’Italia resta un Paese arretrato

 
Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

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Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

Giovedì 14 Gennaio 2016, 19:58

Come al solito, nei palazzi del potere romano, ci sono dissidi eticamente sensibili relativamente al riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali. L’Italia è uno dei Paesi d’Europa più arretrati su questo versante. In specie, la “stepchild adoption”, cioè “l’adozione del figliastro”, non convince l’ala cattolica dell’ibrido governo Renzi. Il Nuovo centro destra di Alfano e dei devoti Roccella e Sacconi, ex laici pentiti, è particolarmente agguerrito e paventa addirittura che un’estensione dei diritti alle coppie gay potrebbe aprire la strada alla pratica dell’utero in affitto e al mercimonio del corpo femminile. Molti nostri politici sono attenti ai moniti della Cei, che già si prepara ad appoggiare manifestazioni contro il ddl Cirinnà. Alla fine, l’ex “rottamatore” Renzi, per mantenere il delicato equilibrio in seno alla sua maggioranza, dovrà forse annacquare o svilire il testo originario o far slittare la legge sulle unioni civili. Il senso di laicità difetta tragicamente. In compenso, siccome non ci facciamo mancare niente, s’annuncia di già, per fine mese o per metà febbraio, un nuovo meraviglioso Family Day. Con profonda stima.

Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

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