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Saverio Cortellino (Trani)
13 Gennaio 2016
Con cadenza periodica si parla, sui giornali locali e regionali, delle sorti dell'Ospedale di Trani: interpellanze, convegni, comitati ecc. È di recente notizia secondo la quale l'Unità Operativa di Oncologia di Trani si dovrebbe o si è già spostata a Barletta (L. De Mari, La Gazzetta del Mezzogiorno, 8 gennaio 2015 p. IX). L'unità Operativa di Oncologia di Barletta ed in particolare il servizio Day Horpital è alquanto saturo e i medici sono sempre in affanno per adempiere alle cure dei pazienti, anche se questo comporta metodi alquanto sbrigativi nel gestire gli stessi pazienti per i quali la presa in carica di ognuno di essi è un'utopia. Quando i responsabili politici regionali e i Direttori Generali delle ASL pugliesi decidono gli accorpamenti di Unità Operative hanno il dovere di potenziare gli organici dei reparti riceventi e di rivedere i modelli organizzativi. Si assiste, purtroppo, alla solita filosofia utilizzata dai predetti soggetti seconda la quale, come dice un proverbio tranese,: à lueghe stritte ficchete mezze. È auspicabile che la nuova Giunta Regionale e i nuovi Direttori Generali della ASL prendano sul serio queste problematiche.
Saverio Cortellino (Trani)
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